OLTREMARE
. Colore azzurro, che una volta si otteneva dal lapislazzuli (v.) polverizzato, arroventato leggermente, poi trattato con acqua e acido acetico diluito. Nel 1828 in Francia J.-B. Guimet (e quasi contemporaneamente in Germania C. G. Gmelin) riusciva a ottenerlo artificialmente e da allora esso viene preparato in tale modo.
L'oltremare si presenta sotto forma di polvere finissima; i suoi principali componenti sono la silice, la soda, l'allumina e lo zolfo. È insolubile in tutti i solventi conosciuti; gli acidi organici, anche molto deboli, lo attaccano, con sviluppo di idrogeno solforato e perdita completa del colore azzurro. Resiste bene all'azione degli alcali e della luce. Oltre l'oltremare azzurro si fabbricano anche il verde oltremare e l'oltremare viola: il primo si ottiene nella prima fase della fabbricazione dell'oltremare azzurro; il secondo variando opportunamente le dose dei componenti.
Fabbricazione dell'oltremare. - Le materie prime usate sono: caolino 100 parti; soda (Na2CO3) 70-80; carbone di legna o resina 10-12; zolfo 70-80. Queste materie devono essere molto pure e quindi il caolino esente da ferro, manganese, cromo, ecc.; la soda con tenore in cloruro di sodio inferiore al 2,5%; lo zolfo non deve avere più del 2% di ceneri. Si macinano le materie prime, si mescolano insieme e la miscela, introdotta in un crogiolo di materiale refrattario, viene cotta in un forno per 24-40 ore circa. Poi si lascia raffreddare per alcuni giorni, chiudendo tutte le aperture del forno, e quando il materiale è freddo se ne fa una prima cernita. Per asportare le sostanze solubili formatesi durante la cottura (solfato di sodio, solfuro di sodio, triosolfato di sodio, solfuro di sodio e di ferro) il prodotto grezzo viene lavato. Segue la macinazione, la quale non dà generalmente un prodotto uniforme; per averlo tale si ricorre alla decantazione in una serie di grandi vasche poste a gradinata dove il materiale si deposita in prodotti di colore man mano più chiaro, dall'azzurro scuro fino al celeste pallido. I prodotti, raccolti, vengono essiccati in essiccatoi ad aria calda o a vapore surriscaldato, e, mescolati opportunamente, dànno i tipi usati in commercio.
L'oltremare trova applicazioni nelle più svariate industrie: viene usato nella fabbricazione di colori, vernici, e lacche; di inchiostri da stampa; di sapone, linoleum, gomma, tappezzeria, amido, candele, piastrelle di cemento; nonché nelle cartiere, negli zuccherifici, nelle stamperie di tessuti; in litografia, ecc.
Le prime fabbriche di oltremare s'impiantarono in Francia e in Germania, non appena il Guimet scoprì il modo di fabbricarlo. Attualmente la massima produzione si ha in Germania, ma esistono fabbriche anche in Francia, Belgio, Inghilterra, Austria, Cecoslovacchia, Stati Uniti. In Italia esiste una fabbrica di oltremare a Pescara.