OLOOSSONE (‛Ολοοσσών, Oloosson)
Città dei Perrebî nella Tessaglia Estiotide, nominata già da Omero che, secondo Strabone, la chiama "bianca" per il colore dell'argilla dei suoi dintorni. Situata presso un ramo del fiume Europo, o Titaresio, il suo nome, benché dopo Omero non compaia più nella storia, s'è conservato fino a oggi nell'odierno villaggio di Alassona: infatti, benché fra il sec. V e il IV a. C. l'importanza dell'antica città fosse sopraffatta da quella della vicina Falanna, e verso il 400 cessino anche le sue coniazioni autonome, varie iscrizioni latine confermano la sua esistenza anche durante il periodo romano, come durante quello bizantino, avendo anzi Giustiniano fatto costruire in essa una potente fortezza.
Bibl.: L. Heuzey, Le Mont Olympe et l'Acarnanie, Parigi 1860, p. 22 segg.; Fr. Stählin, Das hell. Thessalien, Stoccarda 1924, p. 30, passim.