Oloferne
Generale di Nabuccodonosor, re degli Assiri, ucciso durante l'assedio di Betulla dalla vedova ebrea Giuditta (cfr. Pd XXXII 10), che gli tagliò la testa - portata poi come trofeo in città - mentre dormiva ubriaco nella sua tenda.
È il tema del libro deuterocanonico (v. BIBBIA) che, dal nome dell'eroina, reca il titolo Giuditta. Sulla storicità dei fatti esistono fortissimi dubbi; di certo essi non avvennero al tempo degli Assiri e neppure in quello di Nabuccodonosor, impropriamente detto re dei primi. Il nome O. è senza dubbio persiano; se il racconto ha un suo fondamento storico, esso va collocato nel periodo della dominazione persiana (538-330 circa).
Non sembra che D. si ponesse, come facevano esegeti e teologi, il problema della moralità od onestà del gesto di Giuditta; si limita a indicarne la soluzione, ponendo la donna in Paradiso e inserendo fra le scene di superbi puniti quella degli Assiri sgominati e del tronco (o del capo?) di O.: Mostrava come in rotta si fuggiro / li Assiri, poi che fu morto Oloferne, / e anche le reliquie del martiro (Pg XII 59).