RUDBECK, Olof
Archeologo e scienziato svedese, nato a Vesteras il 23 settembre 1630, morto a Upsala il 12 dicembre 1702. Fu docente di botanica, poi - dal 1660 - di anatomia e di medicina e - dal 1663 al 1670 - curator dell'università di Upsala. Durante gli anni della sua amministrazione, rinnovò tutta l'università, riorganizzandola, arricchendola di nuovi edifici, fra cui il Gustavianum, dotandola di nuovi laboratorî scientifici, creandovi il giardino botanico. Energico, fattivo e ricco d'iniziative, benvoluto da Carlo XI, divenne in seguito l'animatore degli studî d'ingegneria in Svezia e il promotore, e in parte diretto esecutore, d'importanti lavori pubblici.
Come botanico, con il figlio Olof diede alle stampe una grande opera iconografica (Campi Elysii, in due volumi, 1701-02). Linneo, successore del figlio alla cattedra di botanica di Upsala, gli dedicò un genere di Composite (Rudbeckia).
Ancora studente, mise in rilievo (27 gennaio 1651) i vasi linfatici dell'intestino, e, in seguito ad accurate ricerche e diligentissimi studî, poté distinguere dai vasi chiliferi i vasi linfatici (v. i suoi scritti De circulatione sanguinis, 1652 e Nova exercitatio anatomica, exhibens ductus hepaticos aquosos, 1653). Ma i vasi chiliferi erano già stati scoperti da Gaspare Aselli (1581-1626); Thomas Bartholin danese (1616-1680), esaminò ancora una volta il rapporto fra vasi chiliferi e vasi linfatici e descrisse per primo in forma completa ed esauriente tutto il sistema linfatico. Scoppiò un'aspra contesa fra R. e Bartholin per la priorità della scoperta dei vasi linfatici.
Come archeologo, fu il primo in Svezia che fece scavi. Riempì così la sua epoca con la sua attività e fu una quasi simbolica incarnazione degli ambiziosi tempi della "grande Svezia". E dallo spirito di quei tempi direttamente è nata anche la sua ultima e più vasta opera Atland eller Manheim (4 volumi e uno d'illustrazioni, 1672-1681): una fantastica ricostruzione della storia della Svezia antica, in cui la materia delle saghe islandesi e le notizie frammentarie dei Greci e dei Latini si mescolano insieme, così che i Goti diventano il centro della storia del mondo, e attraverso i Goti la storia della Svezia risale indietro nei secoli fino al momento in cui la Svezia stessa si identifica senz'altro con l'Atlantide.
Bibl.: Rudbeckstudier, Festskrift, ed. G. Löw, Stoccolma 1930; C. Annerstedt, Upsalas universitets historia, II, Upsala 1908; G. Löw, Sveiriges Fontid i svensk historierforskning, Stoccolma 1908. E cfr. anche le lettere di R. a cura di Annerstedt, voll. 4, Stoccolma 1893-1905.