Archeologo e scienziato (Västerås 1630 - Uppsala 1702); fu prof. di botanica, poi (1660-63) di anatomia e di medicina nell'univ. di Uppsala, di cui fu curator (1663-70). Apportò importanti modifiche all'università, riorganizzandola, arricchendola di nuovi edifici e creandovi il giardino botanico. Di grande importanza sono le sue ricerche sui vasi linfatici dell'intestino, che riuscì a distinguere dai vasi chiliferi. Come botanico, con il figlio Olof il Giovane (Uppsala 1660 - ivi 1740), pubblicò una grande opera iconografica; come archeologo, fu il primo che fece scavi in Svezia. La sua attività multiforme simboleggia i tempi della "grande Svezia", e da quello spirito è nata la sua ultima opera: Atland eller Manheim ("Atlantide patria dell'uomo", 5 voll., 1672-81), ricostruzione fantastica della storia della Svezia antica.