Rolin, Olivier
Rolin, Olivier. – Scrittore francese (n. Boulogne-Billancourt 1947). Si laurea in lettere e filosofia presso l’École normale supérieure; conclusi gli studi aderisce al ramo paramilitare dell’organizzazione della Sinistra maoista proletaria. Esordisce nel 1983 con il romanzo Phénomène futur, una distopia centrata sul ricordo di un indistinto passato rivoluzionario e di un amore perduto, tematiche che ritornano inquadrate in un contesto realista, sebbene velate di beffarda nostalgia e autocritica, in tutta l’opera successiva. Ispirati alla memoria del Sessantotto sono Port-Soudan (1994; trad. it. 1995), vincitore del premio Femina, e Tigre en papier (2002), che si aggiudica il premio France culture, un ricordo che si trasforma in pura ricerca retrospettiva di un mondo perduto ottocentesco in Un chasseur de lions (2008; trad. it 2009). L’avventura militare e il mondo arabo, anch’essi temi ritornanti, sono centrali nei romanzi Méroé (1998; trad. it. 2002), Suite à l'hôtel Crystal (2004), Rooms (2006) e Bakou, derniers jours (2010; trad. it. 2012), come pure nei racconti di viaggio Sibérie (2011), talvolta pervasi d'intrusioni letterarie (Paysages originels, Hemingway, Nabokov, Borges, Kawabata, Michaux, 1999; trad. it. 2007; e Bric et broc, 2011). L’opera completa è stata pubblicata in Circus 1 Romans, récits, articles 1980-1998 (2011) e Circus 2 Romans, récits, articles 1999-2011 (2012).