Scrittore e giornalista italiano (Cento, Ferrara, 1870 - Parigi 1934). Diresse La Tribuna di Roma (1910-23), portandola a un alto livello giornalistico e culturale. Assai vicino a G. Giolitti, nominato senatore nel 1921, si ritirò con l'avvento del fascismo dalla vita politica. Pubblicò varî libri su questioni politico-economiche, e alcune raccolte di prose letterarie (Il focolare e la strada, 1904, ecc.); ma il suo nome di scrittore è soprattutto legato alla sua produzione poetica (cfr. Poesie vecchie e nuove, 1928), nella quale si ravvisano echi carducciani, del romanticismo inglese, nonché del primo decadentismo italiano. Postume sono state pubblicate le importanti Conversazioni della guerra 1914-1919 (2 voll., 1960).