Cognata (Viterbo 1594 - S. Martino al Cimino 1657) del papa Innocenzo X. Nata Maidalchini, sposò in seconde nozze Pamfilio Pamphili e contribuì non poco all'elezione di Innocenzo X, ottenendone in cambio la nomina del figlio Camillo a cardinal nipote. Superata facilmente una momentanea eclissi di potere (1649), dovuta alla defezione del figlio Camillo e alla nomina di C. Astalli Pamphili a nuovo cardinal nipote, divenne una delle maggiori personalità della Curia, intenta a soddisfare unicamente le sue ambizioni (Donna Pimpa e la Pimpaccia la chiamava il popolo romano, e il suo ricordo è vivo ancora nei sonetti del Belli). Esiliata da Roma dal successore del papa Pamphili, Alessandro VII (1655), lasciò alla morte due milioni di scudi d'oro.