MORATA, Olimpia
Nacque nel 1526 a Ferrara da Fulvio Morato, letterato mantovano, maestro di Ippolito e Alfonso d'Este e amico di Celio Secondo Curione. Fanciulla prodigio, avviata agli studî umanistici sotto la guida del padre e dell'umanista Kiliano Sinapio, insieme con Anna d'Este e come sua damigella, presto parlò greco e latino. Ma la madre di quella, Renata d'Este, calvinista, le ispirò i primi germi del protestantesimo, che diedero frutto dopo il matrimonio di lei con Andrea Grünthler, giovane riformato venuto a studiar medicina a Ferrara. Nel 1548, evitando i pericoli che, dato il loro atteggiamento, non sarebbero potuti mancare dall'inquisizione romana, la M. e il marito partirono per la Germania dove si trovarono presi in mezzo a trambusti politici e militari. Finalmente, nel 1554 furono chiamati a Heidelberg, egli a tenervi scuola di medicina, ella di greco. Ma la giovine donna, ormai logorata dalle fatiche e dalla passione religiosa, che la metteva in contrasto con la patria e con la sua stessa cultura, quivi morì nel 1555. Molti dei suoi studî filologici andarono perduti: quanto poté pubblicò nel 1558 a Basilea Celio Curione: e la raccolta fu ampliata nelle successive edizioni. Particolarmente interessanti le lettere.
Bibl.: R. Turnbull, O. M., her life and times, Boston 1846; J. Bonnet, Vie d'O. M., Parigi 1850; 4ª ed., ivi 1865.