ÖLAND (A. T., 63-64)
Isola svedese del Mar Baltico, separata dalla terraferma per mezzo dello Stretto di Kalmar, con una superficie di 1345 kmq. Ha forma allungata da N. a S. (137 km.) ed è in gran parte un altipiano piatto, costituito di scisti, arenarie e calcari del Cambrico e dell'Ordoviciano. Parallelo alla costa occidentale dell'isola corre il Västra Landborgen, un terrazzo di abrasione, costituito da calcari ad Orthoceras il quale nella sua parte settentrionale cade a picco sul mare, mentre a S. è fasciato verso il mare da una fertile pianura della larghezza di 3 km. Lungo la costa orientale corre l'Östra Landborg, un orlo costiero rialzato formatosi nel mare ad Ancylus, e tra esso e il mare vi è una pianura densamente popolata. Nel centro si estende un'area stepposa, l'alvar, che a S., dove la piattaforma calcare non è ricoperta di humus, si cambia in una zona nuda, desertica, lo Stora alvaret. A N. si hanno sabbie mobili e dune sabbiose, e qui si trovano foreste di conifere. Nelle pianure è rigogliosa la vegetazione arborea. Il clima di Öland è più dolce di quello della terraferma - media annuale di 7° -, ma le precipitazioni vi sono più scarse (350-450 mm. annui).
L'occupazione principale degli abitanti (28.000) è l'agricoltura, associata con l'industria del latte e l'allevamento dei cavalli. L'area coltivata e la produzione sono alte relativamente al numero degli abitanti: circa il 30% della superficie è a coltura, più del 4% a prato naturale. Le industrie esistenti sono solo quelle dello zucchero e del cemento nonché di materiale da calce e da costruzione. L'isola è fornita di ferrovie e di buone comunicazioni marittime. L'unica città è Borgholm (2000 ab.), stazione balneare frequentata.
Öland è stata abitata fin da tempi remoti, probabilmente da popolazioni emigrate dall'altipiano di Småland; vi si sono rinvenuti numerosi oggetti delle età del bronzo e del ferro, monete romane e statuette. Vi s'incontrano, dell'epoca dei Vichinghi, tombe, tumuli di pietre, numerose iscrizioni runiche e importanti tesori argentei.
Dai ritrovamenti ricordati risulta la parte importante che Öland deve aver avuto anche nel commereio baltico. Tuttavia, poiché la maggior parte degli avanzi sembra appartenere al periodo tra il 475 e il 500, si è creduto poter indurre da ciò, che in quel tempo una violenta catastrofe (la cui natura non è possibile determinare) deve essere avvenuta nell'isola. Da allora in poi Öland non ha più avuto grande importanza storica: verso il 900 apparteneva alla Svezia; il castello di Borgholm, che doveva esistervi fin dall'alto Medioevo, è menzionato per la prima volta nel 1281. Ne esistono ancora ruderi monumentali.
Battaglie navali. - Presso l'isola di Öland si combatterono importanti battaglie navali nel 1564 e nel 1676. La prima appartiene alla guerra tra la Svezia e la Danimarca, detta "delle Tre Corone". Il 30 maggio 1564 la flotta svedese, comandata da J. Bagge e forte di 35 unità, incontrò fra oland e Gotland una flotta composta di 28 navi danesi e 10 di Lubecca, agli ordini di H. Trolle. I Danesi ebbero la peggio, perdettero quattro vascelli e dovettero ritirarsi. La seconda battaglia presso Öland avvenne l'11 giugno 1676 e fu un episodio saliente della guerra tra l'Olanda e la Svezia. La flotta dano-olandese, di 40 unità, comandata da C. Tromp (v.), incontrò quella svedese, superiore di 10 navi. Dapprima favorevole agli Svedesi, lo scontro terminò con la loro sconfitta, dovuta principalmente al capovolgimento di una loro nave per manovra sbagliata e all'incendio di un'altra a opera di un brulotto avversario. Diverse navi svedesi si perdettero sulla costa. Tre furono catturate dagli Olandesi.