KŌRIN, Ogata
Pittore e laccatore. Nacque a Kyōto nel 1657, morì forse nel 1716. Fu in relazione con Kōyetsu, artista versatile, morto a Kyōto nel 1637, particolarmente celebre come calligrafo e che creò, con il suo amico Sōtatsu, un nuovo stile pittorico in cui fuse il colorismo decorativo proprio alla tradizione giapponese con il vivace impressionismo e la vigorosa pennellata della maniera cinese. Il K., che aveva studiato breve tempo nella scuola Kanō in Yedo, di ritorno a Kyōto adottò il nuovo stile sviluppandolo appieno. Inferiore a Sōtatsu, fu nondimeno più ardito, praticando un rapido sintetismo quale in Europa fu praticato soltanto nella caricatura. Le sue pitture migliori sono di paraventi. Uno splendido esemplare è quello conservato al museo di Boston: Onde che s' infrangono sulla roccia, paravento a sei scomparti. Un paravento a due scomparti: Mare in tempesta, si trova nel Metropolitan Museum di New York, dove sono conservati anche due paraventi (Boschi in autunno) di singolare bellezza, attribuiti a Kōyetsu e a Kōrin, e che sono da annoverare tra i capolavori di quella scuola. Ma quasi tutte le opere autentiche del maestro sono rimaste in Giappone. Particolarmente celebri vanno due paraventi: Gli Iris e I 36 Poeti, paravento questo a due scomparti; entrambi in collezioni private di Tōkyō. Tutte le collezioni di disegni del K. furono pubblicate postume; le migliori sono Kōrin Gwafu (1802), Oson Gwafu (1817) e Kōrin Gwashiki (1818), tutte stampate a colori. Il K. eccelse anche nella lavorazione della lacca; usò la madreperla e il piombo per ornare scatole di lacca nera con disegni originalissimi. Qualche volta si occupò anche di ceramica, ma in questo ramo dell'arte fu superato dal fratello Kenzan. K., vissuto nel periodo detto Ganroku (1688-1703), partecipò al gusto dell'epoca e si compiacque d'illustrare novelle e di creare splendidi motivi per le festi muliebri.
Bibl.: L. Gonse, L'Art Japonais, Parigi 1886; S. Tajima, Masterpieces of the Kōrin School, Tōkyō 1903; A. Morrison, Painters of Japan, Londra 1911, voll. 2.