OFTALMOBLENORREA (dal gr. ὀϕϑαλμός "occhio", βλέννος "muco" e ῥοία "corrente"; detta anche congiuntivite blenorragica)
È un'infiammazione acuta della mucosa congiuntivale dovuta all'azione del gonococco di Neisser. Essa è caratterizzata da principio, da un intenso arrossamento e rigonfiamento di tutto il sacco congiuntivale. Le palpebre partecipano al processo con un notevole edema che arriva al punto da renderne quasi impossibile l'apertura. A questo primo periodo d'infiltrazione segue il secondo stadio, della piorrea, nel quale si ha un'abbondante secrezione purulenta di aspetto cremoso. Quest'affezione riveste costantemente carattere di gravità e la prognosi è sempre riservata per le possibili lesioni che si possono produrre a carico della cornea.
In tali casi gli esiti possono, tuttavia, essere varî e andare da una semplice nubecola corneale eccentrica, che non menoma la funzione dell'organo, fino a dei leucomi centrali, dannosissimi per la visione, e alla cecità completa di uno o di entrambi gli occhi. Presenta un decorso differente nei neonati e negli adulti; nei primi ha un andamento più benigno che nei secondi; in questi, inoltre, le complicanze corneali sono molto più frequenti. I bambini possono essere contagiati durante la nascita passando attraverso i genitali materni affetti da blenorragia. Negli adulti, nei quali il processo si presenta molto più raramente, si può avere il contagio per mezzo di asciugamani o delle dita. La terapia consiste nell'allontanare continuamente la secrezione e nel fare pennellature della congiuntiva con nitrato d'argento (2%), due o tre volte al giorno. Se si manifestano complicanze corneali, queste si combattono subito con solfato neutro di atropina (1%).
La oftalmoblenorrea dei neonati è oggi meno frequente che nel passato poiché viene praticata, immediatamente dopo la nascita, la profilassi alla Credé (istillazione nei sacchi congiuntivali di una goccia di nitrato d'argento al 2%).