OFIOGLOSSACEE (dal gr. ὄϕις "serpente" e γλῶσσα "lingua")
Famiglia di Felci eusporangiate. Protallo di lunga durata, tuberiforme o ramificato, ipogeo e senza clorofilla; embrione spesso vivente sottoterra per un anno intero. Fusto sotterraneo, rizomatoso, semplice o ramificato, con una o poche foglie divise in due parti, una sterile e una fertile. La parte sterile consta di una lamina semplice o palmato- o pennato-divisa; la parte fertile può essere formata di uno o più segmenti ridotti alle sole nervature, semplici o ramificati, con gli sporangi marginali, che si aprono per fenditure trasversali o longitudinali.
Comprende 3 generi, di cui il più vasto è Ophioglossum L. con circa 30 specie delle regioni temperate e calde dei due emisferi; in Italia: O. vulgatum L., raro, ma distribuito in gran parte del paese meno la Sardegna, dal mare alla zona del faggio, e O. lusitanicum L. della zona mediterranea; la porzione sporangifera della foglia è in questo genere semplice e allungata e fu paragonata a una lingua di serpente. Il genere Botrychium Sw. ha 16 specie, delle regioni fredde del Globo, di cui 3 italiane, cioè B. lunaria L. diffuso dalle Alpi alla Sicilia, B. simplex Hitchc. nel Trentino e B. matricariae Spr. nel Trentino, Valtellina e C. Ticino; la porzione sporangifera delle foglie è in questo genere ramificata a grappolo e da ciò il nome (da βοτρύκιον "piccolo grappolo"). Il genere Helminthostachys Kaulf. ha la sola H. zeylanica Hook. diffusa dal Himalaia attraverso la Penisola indiana sino alle Filippine, Ceylon, Isole della Sonda, Queensland e Nuova Caledonia.
A questa famiglia sono stati riferiti alcuni resti del Paleozoico (Rhacopteris Schimper del Carbonico inferiore e superiore; Ophioglossites Renault del Permico, del Mesozoico e del Terziario) tutti però di attribuzione molto incerta. L'unico rappresentante fossile di sicura interpretazione è l'Ophioglossum eocaenum Massalongo dell'Eocene del Veneto, il quale si presenta strettamente affine all'Ophioglossum lusitanicum L.