OFFA re della Mercia
Impossessatosi del trono nel 757, restaurò l'unità, dopo la breve anarchia seguita all'assassinio di Etelbaldo. Egli sconfisse tutti i regni vicini, eccettuata la Northumbria. Distrutto a Otford nel 775 l'esercito del Kent, ne divise il territorio fra tre sovrani vassalli; si annesse Londra, l'Essex e l'Anglia orientale. Sconfisse anche il Wessex annettendosi la Hwiccia (valle inferiore del Severn) e soggiogò i re del Wessex e del Sussex. Nel 760 scacciò i Gallesi dal Herefordshire, devastò il Galles meridionale (778 e 784) e costruì la grande linea di frontiera (Offa's Dyke) da Chepstow a Chester. Riformò il sistema monetario imitando i denari d'oro arabi e promulgò un codice di cui più tardi si valse il re Alfredo il Grande. Inoltre fondò parecchie abbazie e iniziò attivi rapporti con la Gallia e con Roma. Fu il più grande tra i sovrani inglesi apparsi fino allora e Carlomagno lo trattava da eguale. Indirizzandosi a lui, il papa Adriano I lo chiamava re degl'Inglesi e sanzionò la creazione fatta da O. di un arcivescovato della Mercia a Lichfield, in riconoscimento dell'offerta annua che O. gli corrispondeva e che più tardi fu chiamata "Peter's Pence" ("i soldi di Pietro"). Morì nel 796.
Bibl.: C. Oman, England before the Norman Conquest, Londra 1910; T. Hodgkin, Political History of England to 1066, a cura di Hunt e Poole, Londra 1906; Cambridge Medieval History, III, Cambridge 1924.