(gr. ᾿Oϕέλτης) Mitico figlio di Licurgo, re di Nemea in Argolide. Alla nascita fu affidato alla nutrice Issipile con la proibizione, secondo un oracolo, di posarlo in terra prima che potesse camminare. Ma Issipile, per indicare una fonte d’acqua ai Sette eroi della spedizione contro Tebe, abbandonò momentaneamente in terra il bambino che fu soffocato da un serpente. Da ciò Anfiarao trasse un cattivo presagio e i Sette istituirono dei giochi in onore di O., detto Archemoro («principio del destino»), che divennero poi i giochi Nemei.