OECE [Organizzazione Europea di Cooperazione Economica]
OECE (Organizzazione Europea di Cooperazione Economica) Organismo europeo di coordinamento dei programmi di produzione, esportazione e investimenti dei Paesi contemplati dal piano Marshall (➔ Marshall, piano), costituito nel 1948 a Parigi al fine di utilizzare nel modo più redditizio e razionale l’aiuto statunitense alla ricostruzione europea. Inizialmente fecero parte dell’OECE 16 Paesi (Austria, Belgio, Danimarca, Francia, Gran Bretagna, Grecia, Irlanda, Islanda, Italia, Lussemburgo, Norvegia, Paesi Bassi, Portogallo, Svezia, Svizzera e Turchia). Successivamente divennero membri dell’organizzazione anche la Repubblica Federale Tedesca (ottobre 1949) e la Spagna (1959), quest’ultima dopo un periodo di partecipazione quale Paese associato. Dal 1950 gli Stati Uniti e il Canada furono accolti come membri associati, e dal 1955 la Iugoslavia partecipò ai lavori in qualità di osservatore.
Oltre all’attuazione del programma di ricostruzione europea (➔ ERP), con il concorso finanziario degli Stati Uniti, l’OECE si poneva come obiettivo la creazione di un’economia europea forte e sana, attraverso una stretta e durevole collaborazione nelle reciproche relazioni economiche fra i Paesi partecipanti. Nel dicembre del 1960 fu sottoscritta a Parigi, da parte dei rappresentanti degli Stati membri dell’OECE, degli Stati Uniti e del Canada, la convenzione che sanciva la trasformazione, divenuta operativa l’anno successivo, dell’OECE in OCSE (➔). Gli obiettivi, assegnati dall’atto costitutivo alla nuova organizzazione, erano quelli generali e non contingenti dell’OECE (espansione dell’economia e dell’occupazione, miglioramento del tenore di vita, mantenimento della stabilità finanziaria, espansione del commercio mondiale su base multilaterale e non discriminatoria), allargati all’impegno di contribuire allo sviluppo economico dei Paesi non membri.