BELLUZZI, Odone
Nacque a Bologna, da umile famiglia, il 1° febbr. 1892. Nel 1921 si laureò a Bologna in ingegneria civile. Dopo aver brevemente lavorato presso il Gabinetto di scienza dei materiali, nello stesso anno fu nominato insegnante di elettrotecnica presso l'istituto tecnico industriale Aldini Valeriani di Bologna, ove rimase fino al 1927.
Nel 1927 conseguì la libera docenza in scienza delle costruzioni e nello stesso anno successe per incarico al prof. G. Albenga nell'ateneo bolognese. Nel 1931 vinse tale cattedra bolognese ed ottenne il premio della fondazione Alessandro Volta, dato dall'Accademia d'Italia, ed il premio della fondazione Vallauri. Nell'estate del 1954 si recò per conferenze in Brasile, dove si trattenne fino all'inizio dell'anno successivo.
Morì a Bologna il 24 ag. 1956.
La sua produzione, comprendente circa ottanta scritti, può essere inquadrata e suddivisa in cicli caratterizzati ognuno dalla ricerca e dallo studio sistematico di determinati problemi. Il B., infatti, in una serie di note strettamente connesse tra loro, espose i metodi risolutivi di determinati problemi tecnici, mettendo in evidenza i particolari pregi e i vantaggi di ogni sistema e dandone lucide e profonde giustificazioni teoriche.
Appartengono al periodo tra il 1927 e il 1931 alcune note di grande interesse sulle linee di influenza integrali (Linee di influenza dello sforzo di taglio e del momento flettente nelle travi solidali coi piedritti, in Il cemento armato, LXI, 11 [1923], pp. 97-100; LXIX, 1 [1931], pp. 3-7; Il teorema di Land applicato alle deformate quotate. Linee d'influenza integrali, in Ann. dei Lavori Pubblici, LXV, 2 [1927], pp. 142-163; Le linee d'influenza integrali per il portale incastrato, ibid., 3, pp. 224-239; Le linee d'influenza termiche nello studio delle travature, ibid., 5, pp. 457-463), e altre parimenti notevoli relative allo studio dei telai soggetti a forze ed a coppie spaziali (I portali semplici o multipli incastrati, in Ann. dei Lavori Pubblici, LXV, 11 [1927], pp. 1041-1054; Sul calcolo dei telai soggetti a forze o a coppie spaziali, ibid., LXVI, 3 [1928], pp. 226-241).
Alla produzione successiva del B. appartengono lavori di particolare valore, come quelli sulla stabilità dell'equilibrio elastico, in particolare quelli che trattano della stabilità delle molle, della stabilità della flessione piana in presenza di puntelli supplementari oscillanti, della stabilità degli archi elastici molto ribassati, della stabilità delle volte a botte e delle coperture a falde piane.
Importanza precipua nel settore dei suoi studi sulla stabilità delle molle riveste lo scritto: Prove eseguite su molle elicolidali soggette a carico di punta, in Ann. dei Lavori Pubblici, LXVIII, 1 (1930), pp. 30-37, mentre particolarmente notevoli tra i suoi lavori sulla stabilità della flessione piana in presenza di puntelli supplementari oscillanti sono: La stabilità della flessione piana in presenza di puntelli supplementari oscillanti, in Ricerche d'ingegneria, VIII (1940), n. 5, pp. 117-122; Sulla stabilità delle travi sostenute da un puntello oscillante, in Mem. d. Accad. d. scienze d. Ist. di Bologna, s. 9, IX (1941-42), pp. 67-72.
Per lumeggiare l'importanza tecnica e scientifica delle opere del B. basta dire che con il suo studio sulla stabilità degli archi molto ribassati egli risolse un problema molto controverso, pervenendo a risultati che pongono in rilievo la continuità di comportamento di tali archi, quando si modificano certi parametri, e mettendo in armonia le conclusioni discordi cui erano pervenuti sperimentatori stranieri di fama mondiale quali, tra gli altri, A. C. M. Mesnager, J. Pigeaud e A. Vierendeel. Di fondamentale importanza, in questo gruppo, sono: Sul comportamento degli archi elastici molto ribassati, in Ann. dei Lavori Pubblici, LXVII, 6 (1929), pp. 498-523; Sul comportamento degli archi elastici ribassati. Ricerche sperimentali, ibid., LXIX, 9 (1931), pp. 758-765.
Così, a proposito dei suo studio sull'instabilità per ovalizzazione nei tubi sollecitati a flessione (Un caso di instabilità per ovalizzazione nei tubi sollecitati a flessione, in Ricerche d'ingegneria, 1 [1933], n. 3, pp. 79-87), è da notare che la soluzione di questo problema fu tentata mediante il calcolo delle variazioni da L. G. Brazier (On the flexure of thin cylindrical shell, in Proceedings Roy. Soc., CXVI [London 1927], p. 104), che giunse però a risultati errati per aver trascurato alcuni termini infinitesimi dei secondo ordine, e che il problema da nessuno altro prima d'allora era stato affrontato.
A proposito poi del gruppo dei suoi lavori sulle lastre di rivoluzione e travi di bordo relative, per le quali suggerì semplificazioni preziose, è da ricordare che egli mostrò, tra l'altro, la possibilità di riportare allo studio, già noto, delle cupole sferiche, quello delle lastre di forma diversa, e che risolse il problema importantissimo delle cupole di spessore non trascurabile.
Questo gruppo di lavori, senz'altro il più numeroso e notevole, è formato da una serie di scritti che conducono direttamente, con diversi metodi, sino allo studio dei serbatoi tipo Intze e delle coperture a volta ed a falde piane: Le cupole resistenti a flessione calcolate mediante linee d'influenza, in Ann. dei Lavori Pubblici, LXVIII, 9 (1930), pp. 805-825; Il calcolo del complesso elastico cupola-anello d'imposta-parete cilindrica, ibid., LXIX (1931), pp. 43-63, 126-144; La stabilità dell'equilibrio nelle volte a botte inflesse secondo le generatrici, in Ricerche d'ingegneria, 1 (1933), n. 4, pp. 124-129; Il calcolo della freccia di deformazione delle cupole sferiche, ibid., 1933, n. 5, pp. 155-170; Il calcolo razionale dei serbatoi del tipo Intze, in Ann. dei Lavori Pubblici, LXXI, 7 (1933), pp. 609-635; 8, pp. 715-731; 9, pp. 761-777; La stabilità dell'equilibrio delle coperture a due spioventi inflesse longitudinalmente, in Ricerche d'ingegneria, II (1934), n. 4, pp. 161-166; Un nuovo metodo analitico per lo studio delle travi ad arco circolare, in Il cemento armato, 1934, n. 6, pp. 57-63; n. 7, pp. 69-72; Sulla stabilità dell'equilibrio delle volte Zeiss-Dywidagg, in Ricerche d'ingegneria, III (1935), n. 2, pp. 35-40; Il calcolo semplificato delle lastre a doppia curvatura, in Mem. d. Accad. d. scienze d. Ist. di Bologna, s. 10, III (1945-46), pp. 37-46; Lo studio delle strutture costituite da lastre curve, in Mem. d. Accad. d. scienze d. Ist. di Bologna, s. 10, V (1947-48), pp. 3-9; Considerazioni intuitive sul comportamento statico delle membrane curve, in Giornale del Genio Civile, LXXXVI, 5 (1948), pp. 217-219; Le deformazioni delle membrane curve, ibid., pp. 220-227; I coefficienti elastici del bordo su una cupola, ibid., 6, pp. 281-287. Sollecitazioni nelle cupole comunque vincolate, ibid., pp. 288-294; Il calcolo della freccia di deformazione nelle cupole comunque vincolate, ibid., 9, pp. 457-462; La rigidezza del bordo di una lastra di rivoluzione, ibid., pp. 462-465; Il calcolo delle strutture complesse mediante i coefficienti elastici, ibid., LXXXVII, 1-2 (1949), pp. 3-13; Il calcolo delle strutture complesse mediante le rigidezze, ibid., pp. 14-17; Il calcolo dei serbatoi tipo Intze, ibid., 4, pp. 155-160; Le linee di influenza delle reazioni del vincolo. Conclusioni, ibid., pp. 161-169.
All'ultimo periodo della vita del B. appartiene, infine, una serie di lavori sulle vibrazioni delle strutture e su fenomeni d'instabilità elastica: Sul periodo di vibrazione di una struttura in presenza di carichi di punta, in Giornale del Genio Civile, LXXXIX, 4 (1951), pp. 255-260; Sul criterio energetico per la determinazione della frequenza naturale delle vibrazioni, in Rendic. d. Accad. d. scienze d. Ist. di Bologna, classe di scienze fisiche, s. 11, I (1953-54), pp. 70-73; Una classe speciale di fenomeni d'instabilità elastica, ibid., II (1954-55), pp. 50-59; Una singolare instabilità delle lastre sottili appoggiate al contorno, in Giornale del Genio Civile, XCIII, 1 (1955), pp. 3 s.; Sul calcolo delle travi iperstatiche in regime plastico, ibid., 11, pp. 672-685; Le linee d'influenza delle sollecitazioni provocate da distorsioni, in Giornale del Genio Civile, XCIV, 3 (1956), pp. 140-143.
Il nome del B. acquistò anche larga fama con il suo testo di Scienza delle costruzioni, Bologna 1941, nel quale trasfuse le sue migliori qualità di divulgatore delle teorie più complesse.
Bibl.: L. Stabilini, Ricordo di O. B., in Rend. del corso di perfezionamento per le costruzioni in cemento armato, Milano 1956, n. 8; P. Pozzati, In memoria di O. B., in Giornale del Genio Civile, XCIV, 9 (1956), pp. 620-625.