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LANNELONGUE, Odilon-Marc

di Ottorino Uffreduzzi - Enciclopedia Italiana (1933)
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LANNELONGUE, Odilon-Marc

Ottorino Uffreduzzi

Chirurgo, nato il 10 agosto 1839 a Castéra-Verduzan (Gers), morto a Parigi il 28 dicembre 1911. Fu interno e poi chirurgo primario nell'ospedale di S. Andrea; insegnò a Bordeaux patologia esterna e poi clinica chirurgica.

Sono classici i suoi studî sull'osteomielite acuta e cronica; prima che fosse scoperto il bacillo specifico, comprese l'unicità delle affezioni tubercolari ossee e i loro rapporti con la tubercolosi polmonare. Descrisse il morbo di Pott e i relativi ascessi fluenti; dimostrò per primo che la tubercolosi ossea, pur essendo più frequentemente localizzata al corpo vertebrale, non risparmia gli archi e i processi spinosi (morbo di Lannelongue). In un tempo in cui l'appendicite era scarsamente conosciuta paragonò la violenza dell'inizio e i fatti peritoneali che ne conseguono, agli effetti di un colpo di pistola. Per primo tentò in un caso di mixedema l'innesto di tiroide di montone e in un caso di microcefalia la craniotomia.

Delle sue pubblicazioni ricordiamo: De l'ostéomyélite aiguë pendant la croissance (Parigi 1879), Abcèsfroid et tuberculose osseuse (ivi 1881); Coxotuberculose (ivi 1886, insieme con C. Achard); Traité des kystes congénitaux (ivi 1886); Leçons de clinique chirurgicale (ivi 1888); Tuberculose vertébrale (ivi 1888, insieme con V. Menard); Affections congénitales de la tête et du cou (ivi 1891).

Vocabolario
marc’
marc' marc’ ‹marč› (o march; anche marsc’ o marsch), interiez. – Forma abbreviata per marcia in comandi militari, come avanti marc’; anche in usi estens., scherz., per lo più rivolgendosi a ragazzi.
marcire
marcire v. intr. [lat. marcēre] (io marcisco, tu marcisci, ecc.; aus. essere). – 1. a. Diventare marcio, detto di materia organica che si decompone: frutti che marciscono perché nessuno li mangia; cavoli, pomodori lasciati m. sul terreno;...
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