GOGA, Octavian
Poeta e uomo politico romeno, nato a RăŞsinari in Transilvania il 1° aprile 1881, morto a Ciucea (Transilvania) il 7 maggio 1938. Nel tempo in cui la Transilvania faceva parte dell'Ungheria, il G. è stato il poeta nazionale dei Romeni della sua terra; la grande fama acquisita dal G. prima ancora della guerra mondiale in tutti i territorî romeni era dovuta in prima linea al contenuto nazionale della sua poesia. Durante il periodo della neutralità, il G. fu favorevole all'intervento. Diresse la rivista Tara noastră, partecipò al ministero Averescu e divenne membro dell'Accademia Romena. Convinto nazionalista e seguace delle dottrine razziste e antisemite, si distinse tuttavia per un certo atteggiamento legalitario dal nazionalismo estremistico. Nel dicembre del 1937, in seguito al rafforzamento, nelle elezioni, delle correnti di estrema destra, fu chiamato dal re a capeggiare il nuovo ministero. Il G. tentò di realizzare i suoi ideali razzistici, pur mantenendo parzialmente in piedi l'ordinamento parlamentare. Le difficoltà economiche derivate da alcuni suoi provvedimenti, l'opposizione del nazionalismo più estremistico che egli sperava di assorbire, resero ben presto assai precaria la vita del ministero: il G. diede infatti le dimissioni il 10 febbraio 1938.
Tra le sue opere letterarie si possono ricordare: Poezii (Budapest 1905); Ne chiamă pământul (Ci chiama la terra), Bucarest 1912; Din umbra zidurilor (Dall'ombra dei muri), ivi 1916; Cântece fără ţară (Canti senza patria), ivi 1916; Poezii (ed. completa di tutte le poesie), ivi 1924.
Bibl.: N. Iorga, Poeziile lui Goga, in Sămânătorul, IV (1905); S. Puscariu, Poeziile lui Goga, in Convorbiri Literare, XL (1906); T. Maiorescu, Critice, Bucarest 1908; III; E. Lovinescu, istoria Literaturii Române Moderne, III, Evoluţia poeziei lirice), ivi 1927, p. 14 segg.; R. Ortiz, Varia Romanica, Firenze 1932, p. 446 seg.