OCHRIDA (Ohrid, antica Λύχνιδος, nell'età bizantina Achrida; A. T., 76 bis)
Città capoluogo di circondario nel Banato del Vardar (Iugoslavia). È situata presso l'estremo angolo SO. del territorio iugoslavo, sulla sponda nord-orientale del lago, cui dà nome, ed oltre il quale si stende territorio albanese. Il paesaggio è montano e l'agglomerato stesso si adagia su due colli e sui loro declivî al lago, con altitudine media di circa 750 m. s. m., mentre il livello del lago è a 695 m. s. m. Ha vie strette, tortuose, qua e là ingombre di rovine, e chiese antiche di grande interesse artistico.
Il paese intorno e la città stessa costituiscono un ambiente molto pittoresco, ma travagliato dalla malaria; tuttavia il centro vanta antiche tradizioni intellettuali e politiche, una modesta importanza economica e attrattive turistiche notevoli. Toccata in antico dalla grande direttrice romana della via Egnatia, è oggi capolinea della ferrovia da Skoplje per Kičevo e unita da servizio automobilistico a Bitolj. È centro principale della pesca lacuale (trota). In vicinanza si trovano giacimenti di rame e piombo argentifero. Grande ne è pure l'importanza strategica: è quindi fortemente presidiata e base di una flottiglia. La popolazione è di 9950 ab., in maggioranza Albanesi musulmani, il rimanente Macedoni bulgari, Serbi, Greci, Turchi e Aromuni.
Storia. - È l'antica Λύχνιδος, pare però che il suo nome primitivo fosse Sassaripa e che le sue origini debbano riferirsi a un castello o fortezza dei Dossareti o Sesareti. Sin da quando nel sec. IV a. C. fu occupata da Filippo II seguì le sorti della Macedonia. Fu sotto Roma, e a partire dalla morte di Teodosio il Grande (395 d. C.) sotto i Bizantini. Soffrì le incursioni e i dominî dei Goti, degli Unni, degli Avari. Colonizzata a partire dal sec. VI da genti slave, fu nel sec. IX conquistata dai Bulgari e sotto lo zar Samuele divenne capitale del loro impero e sede del patriarcato bulgaro (916). Riconquistata nel 1018 dai Bizantini, fu nel 1082 occupata, insieme con parte della Macedonia, dai Normanni che però non vi si poterono mantenere. Dopo la quarta crociata fece parte del despotato d'Epiro sotto Teodoro Angelo. Nel 1246 fu ceduta all'imperatore di Nicea, Giovanni III Vatatze e quindi, restaurato il dominio bizantino in Costantinopoli, rientrò nei confini dell'impero d'Oriente. Agl'inizî del sec. XIV fu conquistata dai Serbi e verso la fine dello stesso secolo dai Turchi che ne mantennero il possesso fino alla prima guerra balcanica (1912). Nella successiva divisione della Macedonia passò sotto il dominio dei Serbi.