OBLATI e OBLATE (lat. oblatus, "offerto, presentato")
Sono persone, non monaci o monache, offerte a Dio o volontariamente dedicatesi a lui in un ordine o religione. Antichissimo fu l'uso che i genitori, ordinariamente in conseguenza d'un voto, presentassero i loro bambini a un monastero, soprattutto dell'ordine benedettino, per esservi educati e rimanervi tutta la vita al servizio dei monaci; in proposito il quarto sinodo di Toledo (656) ordinò che l'oblato avesse almeno 10 anni e che giunto alla pubertà fosse libero di lasciare il monastero. Poi oblati e oblate si dissero quegli uomini o donne che si dedicavano al servizio di una comunità religiosa, restando però nella vita laicale; più tardi. ancora, coloro che, dopo aver donato i loro beni a un monastero, abitavano in esso o nelle sue dipendenze, indossando l'abito religioso e menando vita comune, senza peraltro pronunziare i voti. Furono chiamati oblati anche i laici che (dal sec. XI) entravano in religione emettendo i voti, e venivano detti oblati mortui mundo se prima avevano dato ogni loro avere all'ordine senza riserva. Vi erano poi persone dell'uno o dell'altro sesso, che, pur abitando nelle proprie case, e spesso essendo anche coniugate, facevano donazione a un monastero di una parte dei loro beni e ordinavano la loro vita conformemente alle regole dell'ordine rispettivo: costoro erano detti oblati secolari e ve n'erano tra i benedettini, gli ospitalieri, i canonici regolari, ecc. A quest'ultima classe, in senso più lato, appartengono gli oblati di S. Benedetto della congregazione di Subiaco, d'istituzione molto antica, ma che dopo varie vicende ritornarono alle regole primitive nel 1884, ed ebbero l'approvazione della S. Sede nel 1886 e nel 1891. Vivono invece in comunità altre istituzioni del genere, come le oblate di Tor de' Specchi in Roma, fondate da S. Francesca Romana nel 1433 per signore nobili, le oblate di S. Maria di Viterbo, istituite da S. Giacinta Marescotti nel 1620 e le oblate dei Sette Dolori fondate da S. Filippo Benizzi, che nel 1652 stabilirono una casa a Roma.
Inoltre hanno assunto il nome di oblati i membri di alcune congregazioni religiose d'istituzione recente, approvate dalla S. Sede, e aventi scopi diversi. Eccone l'elenco:
Oblati dei Ss. Ambrogio e Carlo, istituiti a Milano nel 1578 dal padre Giorgio M. Martinelli, collaboratore di S. Carlo Borromeo, per cooperare nell'amministrazione della diocesi, supplire interinalmente i parroci assenti o mancanti, dirigere collegi. Sono circa 300 membri.
Oblati di S. Francesco di Sales, fondati a Troyes nel 1871 dal padre Louis Brisson (1817-1908), approvati nel 1897. La casa generalizia è a Roma. Hanno missioni nell'Africa meridionale (Orange, Namaqualand). Nel 1932 erano 415, distribuiti in 4 provincie religiose.
Oblati di S. Giuseppe, fondati in Asti nel 1878 dal vescovo Giuseppe Marello (1844-1895). A essi sono affidate missioni nelle Filippine, nel Brasile e negli Stati Uniti (Pennsylvania e California).
Oblati malabarici del S. Cuore di Gesù, congregazione poco numerosa, istituita nel 1925 nella diocesi di Kottayam di rito malabarico, nell'India inglese.
Oblati di Maria Immacolata. Questa fiorentissima congregazione fu fondata in Aix nel 1816 da Charles-Eugène de Mazenod (morto nel 1861), poi vescovo di Marsiglia, con lo scopo di dare missioni al popolo, educare gli aspiranti al sacerdozio e assistere spiritualmente la gioventù e i prigionieri. Furono approvati dalla S. Sede nel 1826. Dal 1841 si occupano anche dell'evangelizzazione nelle missioni estere, e ora ne hanno in Ceylon nell'Africa meridionale (Cimbebasia, Kimberley, Transvaal, Basutoland, Natal) e nel Canada. Essi dirigono una grande università a Ottawa e officiano la chiesa votiva nazionale francese del S. Cuore a Montmartre (Parigi). I membri di questo istituto si sono anche molto distinti negli studî dell'etnologia e della linguistica africana, e acquistarono grandi benemerenze con opere di civiltà e di carità durante la guerra del Transvaal (1899-1902). Nel 1933 erano 4650, in 17 provincie, 2 vice-provincie e 10 vicariati apostolici.
Oblati di Maria Vergine, istituiti a Carignano nel 1815 da Pio Brunone Lanteri (1759-1830), approvati nel 1826. Hanno 12 case con 180 membri. La casa generalizia è a Torino.
Citiamo da ultimo le Oblate Suore della Provvidenza, congregazione di monache negre, fondata nel 1829 a Baltimora per l'educazione delle ragazze di colore e approvata nel 1831.
In Francia vanno pure sotto il nome di oblati i militari invalidi o mutilati, che prima della fondazione dell'Hôtel des Invalides (1670) venivano collocati dai re nelle abbazie, dove servivano i monaci con varî lavori manuali.