OBITUARIO
. S'intendono in genere con questo nome i libri mortuarî destinati, nel Medioevo, a registrare la data di morte (obitus) di tutti coloro che, per speciali benemerenze, o per donazioni pro anima a un monastero, a una chiesa, a una confraternita, a un ospedale, acquistavano il diritto a fruire dei suffragi che la comunità raccoglieva con le sue preghiere. Tali necrologi portano perciò spesso anche il nome di liber vitae, liber anniversariorum, liber annualium, liber confraternitatum, ecc.
L'uso di applicare in suffragio dei defunti i meriti della preghiera e delle opere di comunità religiose ricevette nel sec. X un impulso grandissimo dall'istituto monastico, fiorentissimo allora in tutta Europa; e poiché le donationes pro anima rappresentavano il primo e fondamentale elemento costitutivo dei patrimonî monastici, è naturale che i monasteri conservassero, scritti in apposito libro, i nomi e gli anniversarî della morte di tutti i defunti ammessi alla confraternità dei suffragi del monastero stesso. Così i più noti, importanti e numerosi obituarî tra quelli che ci sono rimasti appartengono in genere a monasteri. Non mancano però i necrologi di singole chiese (importantissimo quello della Basilica Vaticana), o di ospedali (come quello dell'ospedale di S. Spirito in Sassia di Roma) o di confraternite (come quello della confraternita del Salvatore ad Sancta Sanctorum in Roma). Per i fini speciali dell'obituario si teneva naturalmente conto solo dell'anniversario della morte e non si dava quasi mai l'anno della morte del defunto. I varî obitus sono in genere segnati in un calendario, da mani diverse, a seconda dell'epoca dell'inserzione della nota necrologica, e forniscono un immenso materiale documentario, di non sempre facile utilizzazione, ma sempre di grande importanza specialmente per risolvere questioni particolari, genealogiche e topografiche nel periodo che va dal sec. XI al XIV.
Bibl.: Obituarî della regione romana sono stati pubblicati da P. Egidi nelle Fonti per la storia d'Italia dell'Istituto storico italiano (Necrologi e libri affini della provincia romana, I, II, Roma 1908, 1914). Nella stessa collezione C. A. Garufi ha pubblicato il Necrologio del Liber Confratrum di S. Matteo di Salerno (Roma 1922). Ancora inedito è il Liber vitae del monastero di Farfa contenuto nel cod. n. 24 della Bibl. Vallicelliana di Roma. Frammenti di obituarî sublacensi sono stati pubblicati da R. Morghen: Annales sublacenses (in Bullettino dell'Ist. st. ital., Roma 1927, n. 45).