oasi egiziane
Depressioni nel deserto libico, a O della valle del Nilo, in cui sorgenti naturali e pozzi hanno permesso insediamenti umani sin dal Paleolitico. Bahariya, Farafra, Dakhla, Kharga sono citate nei testi egiziani sin dall’Antico Regno (2686-2160 a.C.) e furono sempre sotto il controllo egiziano. Una colonia egiziana esisteva a Dakhla sin dall’inizio della VI dinastia e Kharga era conosciuta durante il Nuovo Regno per la produzione di vini pregiati. L’importanza delle oasi era costituita più che dai prodotti agricoli dalla loro posizione che era strategica e costituiva un avamposto contro possibili attacchi delle tribù nomadi da occidente. Erano inoltre punti di appoggio nelle vie carovaniere. La «via delle oasi» raggiungeva l’Alta Nubia, presso l’isola di Sai, e offriva una via alternativa rispetto a quella che seguiva il Nilo. La prosperità delle oasi crebbe a partire dal Terzo periodo intermedio fino al periodo romano. Siwa, la più occidentale delle oasi, fu colonizzata durante la XXVI dinastia, ma la sua popolazione è stata sempre composta in prevalenza da libici.