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ḤAMMŪDITI, o Idrīsiti-Ḥammūditi

di Francesco Beguinot - Enciclopedia Italiana (1933)
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ḤAMMŪDITI, o Idrīsiti-Ḥammūditi

Francesco Beguinot

Nome di una piccola dinastia derivata da quella degl'Idrīsiti marocchini, e che nel secolo XI d. C. ebbe dei principati nella Spagna meridionale e nel Marocco settentrionale. Trae il suo nome da Ḥammūd ibn Maimūn, i cui figli ‛Alī e al-Qāsim avevano dei governatorati, il primo di Tangeri e di Ceuta, il secondo di Algeciras: reggendosi presso a poco autonomi durante i gravi torbidi della guerra civile che portò alla decadenza e infine alla distruzione del regno omayyade di Spagna. ‛Alī s'impadronì anche di Málaga, ove i suoi successori rimasero sino all'anno 449 èg., (1057-1058 d. C.), in cui la città fu annessa al dominio dei principi Zīriti di Granata. Ad Algeciras si mantennero i successori di al-Qāsim fino a che nel 450 èg. (1058-1059 d. C.), fu occupata dagli ‛Abbāditi di Siviglia. I Ḥammūditi sia per l'aspirazione all'imāmato universale che avevano tutti i discendenti del califfo ‛Alī , sia perché allettati dalla rovina del regno omayyade, cercarono di farsi proclamare califfi in Cordova e alcuni di essi riuscirono per breve tempo ad avere il titolo.

Bibl.: Ibn Khaldūn, Histoire des Berbères, trad. De Slane, Algeri 1852-56, II, pp. 61, 152-55, 526-27; R. Dozy, Histoire des Musulmans d'Espagne, Leida 1861, III, p. 312 segg.; IV, p. 299 (2a ed., Leida 1932, II, pp. 310-21; III, pp. 3-17, 36-42, 236-237); A. Müller, L'Islamismo in oriente e in occidente, traduz. D. Valbusa, II, Milano 1899, pp. 749-52; C. F. Seybold, Ḥammūdides in Encyclopédie de l'Islām, II (1916), p. 269.

Vocabolario
o, O
o, O ‹ò› s. f. o m. (radd. sint.). – Quattordicesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma deriva dal segno usato dai Greci per indicare in origine la vocale o, breve o lunga, prima che si differenziassero nella scrittura (dal sec....
q. o.
q. o. – In matematica, abbreviazione di quasi ovunque (v. quasiovunque).
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