NYMEGEN (Noviomagus)
Città sulla Waal (Vahalis): il più importante abitato romano nei Paesi Bassi.
Sotto il Valkhof (il vecchio castello della città, oggi distrutto) si trovano i più antichi avanzi romani, forse appartenenti all'età di Druso e a quelle successive, accompagnati da tombe sul pendio del colle ad E del castello, con oggetti appartenenti al periodo che va dal principio del sec. I fino al 69 d. C. Recentemente gli avanzi di un Castello probabilmente dell'età di Druso furono scoperti sotto la fortezza della Legio X Gemma. Dalla stessa epoca datano una fortificazione di tipo indigeno, situata ancora più ad E (probabilmente l'oppidum Batavorum menzionato da Tacito, Hist., v, 19), ed un piccolo villaggio indigeno nella vicinanza. Dopo la insurrezione batava fu costruita sui colli ad E della città una fortezza per la Legio Gemma la quale è rimasta al N dal 70 fino al 105 d. C. Nei dintorni furono scoperte tombe ed iscrizioni con nomi di soldati della Legio. Nella fortezza stessa furono scavati avanzi del praetorium, dove fu trovato un ritratto di Giulio Cesare (del tipo detto di Pisa), eseguito all'epoca di Vespasiano, ed una grande quantità di oggetti diversi. Intanto l'abitato civile si era ristretto ad un terreno ad O della città presso la riva della Waal dove sorge un villaggio abbastanza Importante il quale sotto Traiano, dopo il 106, ebbe l'importanza di una città: Ulpia Noviomagus, nome che si incontra su parecchie iscrizioni. Gli avanzi di questa città, ancora visibili nel XVII sec., sono adesso scomparsi. Nel museo ne rimangono alcuni frammenti architettonici. Gli scavi eseguitivi hanno rivelato resti di due templi del tipo detto celtico, ed un grande numero di tombe abbandonate verso la metà del III sec., quando gli eserciti romani furono ritirati dalla frontiera del Reno. Avanzi di abitazioni fino al principio del V sec. si trovano sotto il Valkhof e sotto il centro della città attuale. Nel Reno, presso Doorwerth, non lontano da N. furono rinvenuti oggetti di argento e di bronzo, fra gli altri un magnifico elmo di parata, e phalerae di bardatura di cavallo. Sulla frontiera della Germania, presso Holdoom furono scavati gli avanzi di parecchi forni per mattoni (la fabbrica dell'exercitus Germanicus Inferior) e per stoviglie (la nota ceramica di N.), con iscrizioni poste da soldati della Legio X e da un magister figulorum.
Bibl.: F. J. de Welle, Noviomagus Batavorum, Nimega 1931; A. W. Byvanck, Excerpta Romana, II, L'Aja 1935, pp. 102-151; III, L'Aja 1947, pp. 82-103; id., Nederland in den Romeinschen tijd, Leida 1945, II, pp. 360, 381. Fortificazioni della Legio X: J. H. Holwerda-G. Breuer, in Oudheidkundige Mededelingen, n. s., I, 1920, pp. 1-26; III, 1921, pp. 57-68; XII, 1931, pp. 27-121. Ritratto di Cesare: W. C. Braat, in Oudheidkundige Mededelingen, n. s., XX, 1939, pp. 24-29; B. Schweitzer, Die Bildniskunst der Römischen Republik, Lipsia 1940, p. 92. Elmo: W. C. Braat, op. cit., pp. 40-42. Doorwerth: J. H. Holwerda, ibid., n. s., 1931, Suppl. II, p. 1-26. Holdoorn; J. H. Holwerda-W. C. Braat, ibid., n. s., XXVI, Suppl., 1946. Ceramica di N.: J. H. Holwerda, De Belgische Waar in Nymegen, L'Aia 1941; id., in Oudheidkundige Mededelingen, n. s., XXIV, Suppl., 1944; J. E. Bogaers, Civitas en stad van de Bataven en Canninefaten, Nimega 1960.