NYIREGYHÁZA (A. T., 59-60)
Centro notevole dell'Ungheria nord-orientale, posto a una cinquantina di km. da Debrecen, in una regione (Nyirség) che a differenza del restante Alföld è abbastanza boscosa (molte acace e resti di flora e fauna caratteristica), costituita da una piattaforma di ciottoli e sedimenti alluvionali ricoperta da löss, modellata dai venti dominanti (N.-S.), che hanno facilitato la formazione di collinette tra le quali s'interpongono delle bassure talora occupate da laghi salsi. Il luogo, per quanto la regione fosse già abitata nell'antichità (oggetti preistorici e tombe avare nel Museo Jósa-András) e per quanto esistesse un villaggio già nel sec. XIII, era abbandonato e all'intorno ricoperto da paludi, quando a partire dal 1753 fu colonizzato per iniziativa del conte Francesco Karolyi con l'aiuto di molti Slovacchi (detti tirpák "senza possesso"), i quali s'insediarono in 73 villaggi dei dintorni (bokortanya) aventi tutti una pianta regolare. Ora la città, che possiede un territorio di 268 kmq. ed è capoluogo del comitato di Szabocs-Ung e sede d'un vescovo cattolico e d'uno protestante, conta 51.273 ab. (seconda città dell'Ungheria), di cui poco più della metà abitano nel centro e gli altri in case sparse; essa ha avuto nell'ultimo decennio un aumento del 18,3%. Centro della città, che ha pianta allungata da N. a S. e ha per la massima parte l'aspetto d'un villaggio, è la piazza Bessenyey. Nei dintorni prevalgono le colture orticole e i frutteti. Notevole anche la produzione di tabacco, patate, vino.
Bibl.: G. Simkó, Die Besiedelung von Nyiregháza und seiner Tanya's, in Földrajzi Közl., XXXVIII (1910), pp. 33-88; J. Györffy, Nyiregyháza és Debrecen telepüsése, in Föld és Ember, IX (1929), pp. 1-21.