nullita
nullità [Der. del lat. nullitas -atis, da nullus "nessuno"] [LSF] L'essere nullo; raro nel signif. di annullarsi. ◆ [ALG] N. di una trasformazione lineare: è la dimensionalità del nucleo (←) della trasformazione. Se si rappresenta la trasformazione per mezzo di una matrice, è la differenza tra l'ordine della matrice e il suo rango. ◆ [ALG] Grado di n.: nozione introdotta da J.J. Sylvester nella teoria delle matrici per indicare la differenza tra ordine e rango di una matrice; per es., una matrice quadrata di ordine n avente determinante non nullo ha grado di n. zero e, al contrario, se essa ha tutti gli elementi nulli, cioè è la matrice nulla, ha grado di n. n. Se si considera poi il prodotto AB di due matrici quadrate A, B di ordine n, il teorema di n. di Sylvester asserisce che la n. di AB da un lato non supera la somma delle n. dei due fattori e dall'altro non è inferiore né alla n. di A né a quella di B. La n. di una matrice quadrata A ha un interessante significato geometrico in relazione alle trasformazioni lineari tra spazi vettoriali; precis., se A si pensa come matrice di una trasformazione lineare T tra uno spazio vettoriale V e uno spazio vettoriale W, l'uno e l'altro di dimensione n, la n. di A rappresenta la dimensione del sottospazio di V ai vettori del quale corrisponde il vettore nullo di W (in altre parole, la n. di A dà la dimensione del sottospazio di W che viene "distrutto" dalla trasformazione lineare T associata alla matrice A).