NUDISMO
. Con questo termine s'indica una tendenza antica, ma sviluppatasi ex novo particolarmente in Germania verso il 1930, che considera qualsiasi forma di abbigliamento come "ipocrita" e sostanzialmente "immorale", e che vuole perciò, compatibilmente con le esigenze sociali correnti, dare modo a larghi aggruppamenti di persone di riunirsi senza vesti, all'aria aperta, in diretto contatto con la natura.
Sono sorte in varî paesi associazioni di "nudisti", che in parte aderirono al naturismo (v.), ma che, in massima, sono indipendenti da esso. I loro appartenenti, d'ambo i sessi, frequentano parchi appositamente loro riservati, e ivi compiono esercizî ginnastici e sportivi, lavori agricoli, ecc. Moralmente discutibilissimo, il nudismo si fonda sopra un equivoco psicologico, poiché considera il pudore come una falsa ed eliminabile sovrastruttura, laddove si tratta di un'esigenza che ha profondissime radici nella psiche umana e la cui origine si perde nella preistoria. Che alla base del nudismo vi sia una "sfida" esibizionistica sarebbe difficile negare: mentre non sarebbe difficile accertarne i moventi inconsci presso i singoli seguaci. In Italia il nudismo non ha avuto consensi. In Germania è stato proibito dal nazionalsocialismo. In regresso è la sua diffusione negli altri paesi.