nube
nube [Der. del lat. nubes] [GFS] Ammasso di goccioline d'acqua o di minuscoli cristalli di ghiaccio in sospensione nell'aria, di spessore e densità tali da impedire più o meno la vista del cielo, che si forma negli strati alti dell'atmosfera per condensazione o sublimazione del vapor acqueo contenuto nell'aria, quando questa ne diviene soprasatura per raffreddamento, e che si evolvono nell'atmosfera e sotto opportune condizioni danno luogo a precipitazioni: v. nubi, fisica delle. La classificazione principale è in base all'altezza: (a) n. alte, quasi completamente formate da cristallini di ghiaccio, in forme diverse quali cirri, cirrostrati, cirrocumuli, tra 6000 e 12 000 m di altezza; (b) n. medie, costituite da goccioline d'acqua, in forma di altostrati o altocumuli, tra 6000 e 2000 m di altezza; (c) n. basse (strati, stratocumuli, nembostrati), al di sotto di 3000 m di altezza; si distinguono, inoltre, n. convettive, o cumuliformi (cumuli, cumulonembi), di grande estensione verticale, prodotte da rapidi movimenti ascensionali di masse d'aria calda e umida, e n. stratificate, aventi considerevole estensione laterale orizzontale e prodotte da lenti moti ascensionali dell'aria (v. nubi, fisica delle: IV 179 c). Un'ulteriore classificazione, piuttosto estesa, è basata sui caratteri morfologici, distinguendosi genesi, specie e varietà di n.: v. nubi fisica delle: IV 177 sgg., Tabb. 4.1÷4.4. In ambito più vasto, anche astronomico, il termine indica formazioni che per qualche aspetto ricordano le n. dell'atmosfera terrestre. ◆ [ASF] Per estensione del signif. precedente: (a) addensamento di materia cosmica in cui si ritiene avvengano i processi di formazione di nuove stelle e che sono tra gli oggetti di massa maggiore (fino all'equivalente di 500 000 masse solari) individuati nella Galassia; (b) apparenza data da ammassi di galassie, come sono, per es., le N. di Magellano (v. oltre) o n. di stelle (v. oltre: N. stellari). ◆ [GFS] N. ardente: miscela di gas e di materiali lavici ad alta temperatura (800÷900 °C) che fuoriesce in modo esplosivo da un apparato vulcanico e poi rotola giù lungo i fianchi di questo, erodendoli e causticando ciò che incontra. ◆ [ASF] N. cosmiche: denomin. generica per indicare sia le nebulose oscure, sia gli addensamenti di materia oscura interstellare. ◆ [GFS] N. cumuliforme o convettiva: v. sopra [GFS] e v. nubi, fisica delle: IV 179 c. ◆ [ASF] N. dense: v. materia interstellare: III 639 b. ◆ [ASF] N. di Magellano: nebulose extragalattiche, visibili a occhio nudo nell'emisfero australe, distinte in Nubecola Maior e Nubecola Minor, la prima di tipo SBm (spirale barrata di tipo avanzato) a 50 kpc di distanza e massa circa 1010 masse solari, e la seconda di tipo SBmp (spirale barrata di tipo avanzato e peculiare) a 60 kpc e massa circa 109 masse solari; sono le due galassie più vicine alla Galassia, con cui sono probab. in interazione dinamica (fanno parte del Gruppo Locale) e sono state chiamate così perché furono descritte, tra gli altri, da Antonio Pigafetta, compagno di Magellano nel primo viaggio di circumnavigazione della Terra (1519-22). ◆ [EMG] N. elettronica: la carica spaziale negativa che si forma nei paraggi di una superficie che emetta elettroni per un qualche effetto, in partic. nelle vicinanze di un catodo termoelettronico o fotoelettronico, e all'effetto repulsivo della quale è dovuto che, per una differenza di potenziale minore di quella corrispondente alla saturazione, soltanto una parte degli elettroni emessi riesce a raggiungere l'anodo, nel cosiddetto regime di carica spaziale. ◆ [CHF] N. ionica: insieme di ioni che circondano uno ione in soluzione e che, rispetto a quest'ultimo hanno in prevalenza segno opposto. ◆ [GFS] N. iridescente: particolare aspetto assunto talora dalle corone solari o lunari: v. ottica atmosferica: IV 359 c. ◆ [GFS] N. madreperlacee: si osservano, invero poco frequentemente e soprattutto alle alte latitudini, ad altezze di 20÷30 km (cioè nella stratosfera); sono formazioni di aspetto iridescente a causa della diffrazione della luce solare, costituite da goccioline d'acqua o da sferette di ghiaccio; essendo osservate in corrispondenza ai rilievi montuosi (montagne della Norvegia, della Scozia, dell'Alaska), si ritiene trattarsi di n. che si formano per ascendenza orografica. ◆ [ASF] N. molecolari: grani di polvere e molecole presenti nello spazio interstellare sotto forma di grandi addensamenti di materia legata gravitazionalmente: v. astronomia infrarossa: I 235 d. ◆ [GFS] N. nottilucenti: → nottilucente. ◆ [GFS] N. orografiche: n. prodotte dall'ascesa del-l'aria lungo i pendii dei rilievi montuosi. ◆ [ASF] N. oscure: v. Galassia: II 806 a. ◆ [GFS] N. radioattive: denomin. corrente, anche se non tecnica, di masse d'aria inglobanti prodotti radioattivi di esplosioni nucleari, animate di moti simili a quelli delle n. ordinarie. ◆ [ASF] N. stellari: fitti agglomerati apparenti di stelle, in effetti lontanissime tra loro e indipendenti, dovuti semplic. a un effetto ottico di proiezione sulla volta celeste, che per la loro luminosità e forma irregolare costituiscono una delle più belle attrattive del cielo stellato; molto belle sono quelle della Via Lattea, in partic. presso la costellazione dell'Aquila e nella costellazione del Sagittario, nella direzione del centro della Galassia. ◆ [GFS] N. stratificata: v. sopra: [GFS]. ◆ [GFS] N. stratosferica polare: v. ozono atmosferico: IV 429 c. ◆ [GFS] N. vulcanica: ammasso di ceneri e polveri lanciate nell'atmosfera da un apparato vulcanico esplosivo, che si portano nella stratosfera (sino a 30÷40 km di quota) e vi circolano a lungo (sino a parecchi mesi), come capitò nella grande eruzione del Krakatoa nel 1883 e com'è capitato recentemente (1980) nel-l'eruzione del Mount St. Helens, nello stato di Washington, SUA.