NOYON (A. T., 32-33-34)
Piccola città della Francia centrosettentrionale, nel dipartimento dell'Oise, circondario di Compiègne, con 5408 ab. (1931); ne aveva 7277 nel 1914, ma ebbe a soffrire molto nella guerra mondiale, durante la quale fu quasi completamente distrutta. È posta in una bella pianura sulla Verse, vicino al canale laterale dell'Oise. La sua attività industriale è data da segherie, concerie, sfruttamento di cave, stabilimenti di costruzioni meccaniche, ecc.; ha un notevole commercio di bestiame, grano, legumi, frutta. Per le comunicazioni è servita dalla ferrovia del Nord che unisce Parigi a Bruxelles.
Monumenti. - La cattedrale di Notre-Dame fu cominciata nella prima metà del sec. XII, in sostituzione d'una chiesa più antica incendiatasi nel 1131. Il coro fu terminato nel 1157 e tutto l'edificio dovette essere ultimato nel 1185, salvo la facciata e i campanili che sono del 1220 all'incirca. Nel 1293, dopo un violento incendio, si ricostruirono le vòlte della navata e del transetto. Ha molto sofferto durante la guerra mondiale. All'inizio del sec. XX, era ancora il più grande e il più bello tra gli edifici del primo periodo gotico derivati da St.-Denis. Sul fianco della chiesa sono il chiostro e la sala capitolare (sec. XII). Il municipio, costruito dal 1485 al 1523, era, prima della guerra mondiale, uno dei più belli edifici del genere nella Francia settentrionale.
Storia. - La città si chiamò dapprima Noviodunum o Noviomagus e figura sull'itinerario d'Antonino. Situata sulla via Amiens-Soissons, essa fece parte della civitas Veromanduorum (e non Suessionum). Nel 531 o 532 S. Medardo v'istituì il vescovato che già aveva avuto sede a Vermand o a San Quintino. Nel sec. VII fu vescovo di Noyon il celebre S. Eligio, ministro di Dagoberto (640-645). A Noyon, nel 768, Carlomagno fu coronato re di Neustria e nel 771 succedette al fratello Carlomanno. Se egli si trasferì da Noyon a Aix, conferì tuttavia al vescovo privilegi che costituirono la base del potere comitale o ducale dei vescovi di Noyon fino al 1789. Sesto pari ecclesiastico di Francia, rappresentato da un vicedomino o da un castellano, il vescovo di Noyon fu sempre un personaggio di notevole importanza: fu appunto a Noyon che nel 987 si fece incoronare Ugo Capeto. Sotto l'aspetto economico, la città si sviluppò grazie alla vicinanza delle ricche campagne della valle dell'Oise. Nel 1108, il vescovo Baudry de Sarchainville accordò a Noyon una carta comunale assai liberale; verso il 1135 fu cominciata la bella cattedrale gotica e dal 531 al 1146 fu aggregato a quello di Noyon il vescovato di Tournai. Ma dal sec. XIII cominciò la decadenza, dopo la sollevazione dei borghesi contro il capitolo (1223), e, dal 1278 al 1332, la corona presiedette alla liquidazione delle finanze comunali. Dal 1592 al 1594 la città subì il contraccolpo delle guerre di religione. La sede episcopale fu riunita nel 1790 a quella di Beauvais. G. Bou.
Il trattato di Noyon. - La guerra tra Francia e Spagna, iniziata nel 1511 con la conclusione della Lega santa (v.) e proseguita tra le più varie fortune e gl'intrighi più sottili, aveva condotto al riacquisto del ducato di Milano da parte del re di Francia e alla pace di questo con l'Inghilterra e col papa: il regno di Napoli era invece in mano agli Spagnoli, sebbene il re di Francia non vi avesse rinunziato mai e ne avesse anzi ottenuto da Leone X promessa d'investitura. Ma contro Francesco I, la cui ambizione pareva minacciare l'equilibrio d'Europa, si annodava la trama di una nuova coalizione; il giovanissimo re di Spagna Carlo d'Asburgo (v. carlo v) non era ancora bene sicuro del trono, né certo dell'atteggiamento sempre mutevole del papa. Così i loro inviati si poterono accordare a Noyon, il 13 agosto 1516: i due re conchiudevano pace e lega difensiva perpetua; il re di Francia prometteva a quello di Spagna in matrimonio la figlia Luisa, di un anno, e le dava in dote i suoi diritti sul regno di Napoli; finché non si compisse il matrimonio, Carlo pagava centomila scudi annui, e cinquanta finché nascesse un figlio; articoli segreti ponevano forse le basi del futuro accordo di Cambrai sulla spartizione d'Italia. Il trattato fu conchiuso senza volontà di eseguirlo e restò lettera morta.
Bibl.: A. Lefranc, Histoire de Noyon, in Bibl. de l'Éc. des Hautes Études, LXXV, 1888. - Per i monumenti v. Congrès archéologique de France, Beauvais 1905, Parigi e Caen 1906; R. de Lasteyrie, L'architecture religieuse en France à l'époque gothique, Parigi 1926-27; M. Aubert, Noyon et ses environs, ivi s.a. - Per il trattato, v.: Dumont, Corps universel dipl. du droit des gens, IV, i, Amsterdam 1726, p. 224 seg.; cfr. L. Pastor, Storia dei papi, IV, Roma 1921, p. 102.