NOVOBIOCINA
. Sotto il nome unico di novobiocina sono compresi alcuni antibiotici ottenuti da varî ricercatori, indipendentemente l'uno dall'altro, dallo Streptomyces nivens e dallo Streptomyces spheroides, e denominati streptonivicina, catomicina, vulcamicina, i quali hanno dimostrato una completa identità strutturale, biochimica e antibatterica. La n. è un antibiotico a "medio spettro": agisce prevalentemente sui germi gram-positivi ed elettivamente sullo stafilococco aureo, anche se resistente agli altri antibiotici; sono inoltre sensibili ad essa pochi germi gram-negativi, specialmente il proteo.
Somministrata per bocca, soprattutto se a digiuno, la n. raggiunge livelli emetici elevati, notevolmente superiori a quelli ottenibili con qualsiasi antibiotico per bocca. In genere si somministrano 500 mg ogni sei ore, riservando dosi maggiori ai casi più gravi. La novobiocina può anche essere adoperata per via endomuscolare ed endovenosa. L'antibiotico viene eliminato prevalentemente attraverso la bile e, stante la sua grande diffusibilità nei tessuti, raggiunge concentrazioni terapeuticamente efficienti nei liquidi organici; scarso è invece il suo passaggio nel liquor. La tossicità è piuttosto bassa: all'infuori di rari disturbi gastro-intestinali e di reazioni allergiche di modico grado, perfettamente dominabili con gli antistaminici ed i corticoidi, la n. non determina, nelle dosi terapeutiche, alterazioni nei varî organi ed apparati; si consiglia, tuttavia, nei trattamenti prolungati, un controllo della funzionalità epatica. Il campo di applicazione della n. è rappresentato dalle infezioni da germi gram-positivi (specialmente da stafilococco).