novellamente
Avverbio non infrequente nella lingua del Due-Trecento nel senso di " da poco tempo ". D. l'adopera due volte per significare l'ultimo tempo di una successione di fatti.
In Pg XX 51 i Filippi e i Luigi / per cui novellamente è Francia retta, sembra dire piuttosto " negli ultimi tempi " della storia di Francia che non " al presente " (Torraca). In Pd I 74 quel che creasti / novellamente, l'avverbio si riferisce alla creazione dell'anima che avvenne, secondo la tradizione religiosa, " da ultimo ", dopo quella del corpo (cfr. Pg XXV 72, dove l'anima razionale ultimamente infusa nella creatura è detta spirito novo).