NOVARA (XXIV, p. 988; App. I, p. 900; II, 11, p. 418)
La popolazione del comune di Novara da 81.094 ab. nel 1951, è salita a 81.932 nel 1959; negli stessi anni la popolazione della provincia risultava rispettivamente di 422.908 e di 447.004 ab. Si deve perciò notare un leggero aumento, dovuto soprattutto alla immigrazione. La città si è andata rinnovando ed ampliando nell'aspetto edilizio (1949-1959). Nuovi quartieri residenziali si vanno sviluppando specialmente a sud della città fra il corso Torino e il viale Roma; da questa parte la città si può espandere più facilmente che a nord, ove la ferrovia forma una vera barriera. Tuttavia anche a nord è sorto un vasto quartiere residenziale operaio. A nord-ovest si amplia sempre più il quartiere industriale (Cotonificio Vittorio Olcese, Montecatini, Cotonificio Wild, Società filatura Cascamiseta, ecc.). Alla ripresa nelle costruzioni edilizie partecipava tutta la provincia e specialmente i comuni di: Verbania, Villadossola, Domodossola, Omegna, Arona, ecc.
Tra le opere pubbliche realizzate si possono ricordare: il villaggio profughi (con spesa di 553 milioni di lire), l'Istituto per i sordomuti, l'ampliamento dell'ospedale S. Biagio; molte opere stradali: gallerie paravalanghe in valle Anzasca, molte strade di allacciamento dei centri alle strade statali (Varzo, Premosello, Montecrestese, ecc.) e la strada Arola-Colma.
Nel settore economico il fenomeno dell'industrializzazione costituisce il fatto più saliente. Esso dipende dalla meccanizzazione dell'agricoltura che, senza far diminuire la produzione, ha svincolato dal lavoro dei campi una copiosa manodopera.
L'andamento della produzione agricola in questo ultimo decennio (1949-58) è stato favorevole.
Anche nelle industrie si è notato un promettente sviluppo. Al primo posto sono ancora le industrie cotoniere (prod. filati di cotone: 17.143 t nel 1955; 21.240 nel 1957). Nuovo incremento ha preso la produzione dei derivati del petrolio, lavorato nel nuovo stabilimento di Trecate (prod. benzina, nel 1957, 31.985 t). Notevole è pure la produzione delle industrie chimiche (prod. acido solforico, nel 1955, 442.700 q; nel 1957, 681.130; ammoniaca, nel 1955, 592.773 q; 639.891, nel 1957; ossigeno, m3 1.012.404, nel 1955; 1.458.365, nel 1957).
Un indice del progresso industriale della provincia negli ultimi anni è fornito dall'incremento della produzione di energia elettrica. Da un totale di 599.941.219 kWh dell'esercizio finanziario 1937-38 si è passati ad un totale di 1.249.025.842 nell'esercizio finanziario 1957-58.
Nel complesso dell'economia della provincia di N. ha una certa importanza anche il turismo, che trova il suo ambiente nella parte settentrionale del territorio provinciale, ove il Lago Maggiore (sponda occidentale) e la valle dell'Ossola costituiscono notevoli attrattive. Le statistiche indicano un progressivo aumento nel numero dei clienti partiti dagli alberghi di tutta la provincia: da 185.577 del 1952, si sale a 257.479 nel 1957. Notevole è il fatto che l'aumento riguarda soprattutto i clienti con residenza all'estero.
Bibl.: Camera di Commercio, Industria ed Agricoltura, Novara, Ufficio Provinciale di Statistica, Indici della vita economica della provincia di Novara. Anni 1952-57, Novara 1958; Provincia di Novara. Prodotto netto dell'Agricoltura, 1951-52-53-54.