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NOVAESIUM

di H. Köhler - Enciclopedia dell' Arte Antica (1963)
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NOVAESIUM

H. Köhler

Campo legionario romano (il nome è di origine celtica) sulla riva sinistra del Reno, 3 km a S di Neuss. Numerose monete ed oggetti di argilla fanno pensare ad un punto d'appoggio augusteo fra Neuss ed il campo conservato.

Il campo (m 592 × 458 = 2000 × 1550 piedi romani), fondato dalla XVI Legio, era come di solito, in un primo tempo un accampamento su terrapieno, che man mano, e probabilmente nel periodo claudio, fu trasformato in accampamento in muratura. Esso fu distrutto durante l'insurrezione dei Batavi (69-70 d. C.) e poi nuovamente ricostruito, sulla stessa area, dalla VI Legio victrix. Dopo la ritirata di questa, nel 100 d. C., il luogo, abbandonato come campo, fu però colonizzato, finché nel 253 d. C. circa, sorse sotto Gallieno, nell'antico castello, un campo più piccolo (m 178 × 165) destinato ad un'ala. Quando verso il 270 d. C. la vicina colonia civile, la odierna Neuss, fu fortificata, il campo cadde in disuso. Le favorevoli condizioni del suolo e l'assenza di soprastrutture posteriori permisero, fra il 1887 e il 1900, la scoperta quasi totale del campo, che può ben rappresentare il modello di un accampamento legionario del tempo, sulle rive del Reno. Tutte le porte sono doppie e collegate fra loro mediante strade munite di colonnati. A S della via principalis, svolgentesi nel terzo anteriore, si trova, sulla intersezione della via decumana, il tipico praetorium e, a N di questo, sulle due strade principali, le abitazioni dei tribuni; il palazzo dei legati, invece, distrutto in parte dall'accampamento dell'ala, è situato a S del praetorium, ed accanto ad esso, il lazzaretto. Le costruzioni degli ambienti, soprattutto nella parte anteriore del campo, non sono state ancora accertate.

Bibl.: A. Franke, in Pauly-Wissowa, XVII, 1936, c. 1131 ss. (con tutta la bibl. prec.).

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