Noto
Nelle rose dei venti greche Νότος era il nome del vento di sud, corrispondente al latino Auster. Tale vento, caldo e apportatore di temporali e piogge, era considerato molto violento e pericoloso per le navi (Virg. Aen. I 108). Nella mitologia greca N. era figlio; insieme con Borea, Euro, Zefiro, del titano Astreo e di Eos.
Nella Commedia non è usato il nome N. per indicare il vento proveniente dal sud, bensì il nome Austro (Pg XXXII 99), ma si allude più volte ai caldi venti meridionali (v. AUSTRO) apportatori di nebbie e piogge nel nostro emisfero. Della grande forza del vento di Austro, che regna in Libia, D. parla anche in Mn II IV 6, citando Lucano (Phars. IX 477-480), mentre s'incontra il nome N. nella stessa opera (II VIII 13), in una citazione di Boezio: " quos Notus sicco violentus aestu / torret ardentes recoquens harenas ", Cons. phil. II m. VI 12-13.