notazione
notazióne [Der. del lat. notatio -onis, dal part. pass. notatus di notare, a sua volta da nota] [LSF] L'atto e l'effetto dell'apporre o dell'usare note, insieme di segni e simboli adottati sistematicamente in una data disciplina. ◆ [STF] [ALG] [ANM] Insieme di simboli usati per indicare enti e operazioni matematiche. La n. sembra avere, in astratto, un carattere del tutto convenzionale; in realtà, la scelta del simbolo e delle norme di trascrizione simbolica ha spesso un'importanza decisiva nello sviluppo della ricerca e nell'applicazione pratica dei risultati (facilità di lettura delle formule, possibilità di eseguire rapidamente operazioni, ecc.): l'esempio classico è dato dall'introduzione della n. posizionale (decimale) nell'aritmetica (v. oltre), al posto delle antiche n., puramente convenzionali o comunque non connesse a una precisa regola di scomposizione dei numeri. ◆ [STF] [ALG] [FAF] Nella teoria degli insiemi e nella logica matematica vi fu la tendenza (G. Peano) a introdurre una particolare n., includente pressoché tutte le proposizioni e le concatenazioni logiche, in modo da escludere quasi, negli enunciati e nelle dimostrazioni dei teoremi, la parte "scritta". Tale tendenza è stata ripresa poi, seppure con una certa moderazione, dal gruppo del Bourbaki; ma la n. di tipo matematico, preziosa entro certi limiti, non pare atta a sostituire il ragionamento "per esteso". ◆ [FSD] N. cristallografica: quella che indica una direzione o un piano cristallografico per mezzo di indici (indici di Miller) legati alla simmetria traslazionale dei cristalli: v. cristallo: II 49 c. ◆ [ALG] N. decimale, o posizionale: il modo ordinario di scrivere i numeri, nel quale il valore di ogni cifra si ottiene moltiplicando la cifra medesima per la potenza 10n, con n ordine della cifra; precis., per la parte intera n=0 (unità) per la prima cifra a sinistra della virgola, n=1 (decine) per la seconda cifra, ecc., e per la parte decimale (se presente) n=-1 (decimi) per la prima cifra a destra della virgola, n=-2 (centesimi) per la seconda cifra, ecc. ◆ [ALG] N. esponenziale, o scientifica: il modo di rappresentare un numero qualunque come prodotto di un numero decimale con una sola cifra intera per una potenza intera di 10; una variante è la n. esponenziale tecnica, in cui le potenze di 10 vanno, in valore assoluto, di tre in tre e quindi la parte numerica è espressa da un numero con una, due o tre cifre intere (alternativamente, uno zero); questa n. si converte immediatamente in una n. decimale ordinaria sostituendo alla potenza di 10 il corrispondente prefisso metrologico SI, che va anch'esso per potenze di 10 di tre in tre (kilo-=103, mega-=106, milli-=10-3, ecc.).