HANSON, Norwood Russell
Filosofo e storico della scienza statunitense, nato nel New Jersey il 17 agosto 1924, morto in un incidente aereo nei pressi di Cortland (New York) il 18 aprile 1967. Laureatosi nell'università di Chicago (1948), conseguì il PhD nel 1956. È stato professore alla Indiana University (1957-63) e quindi alla Yale University (1963-67).
Le ricerche di H. si collocano nella prospettiva epistemologica postpositivistica, sorta verso la fine degli anni Cinquanta, particolarmente attenta alla storia della scienza (e comune anche ad autori come S. Toulmin, Th. Kuhn e P.K. Feyerabend). Radicalmente critico dell'immagine astorica e logicista che della scienza aveva dato il neoempirismo, H. è stato tra i primi filosofi della scienza a porre in discussione la distinzione tra ''contesto della scoperta'' e ''contesto della giustificazione'', sulla quale il neoempirismo aveva edificato la propria ''ricostruzione razionale'' del sapere scientifico.
Più che individuare canoni normativi di giustificazione logico-deduttiva e strettamente empiristici delle teorie scientifiche, il filosofo della scienza è chiamato a studiare la prassi concretamente seguita nella ricerca scientifica, nella quale H., sia sulla base di un'originale applicazione della teoria della visione del secondo Wittgenstein, sia con l'ausilio di esemplificazioni storiche, ha ravvisato caratteristiche tali da imporre una profonda revisione dell'altra grande distinzione neoempiristica, quella tra linguaggio osservativo e linguaggio teorico. Tale revisione è poi sfociata nella tesi della theory-ladenness dell'esperienza, che asserisce l'inesistenza di dati osservativi teoricamente ''neutrali''. In contrasto con la tradizione che identifica con l'induzione la razionalità scientifica, H. ha inoltre individuato la peculiarità della scoperta scientifica nella ''retroduzione'', nozione che riprende da Ch. S. Peirce per indicare un procedimento euristico consistente nell'escogitare modelli e teorie "all'interno dei quali i dati appaiono intelligibili".
Opere principali, di cui molte postume: Patterns of discovery (1958; trad. it., 1978); The concept of the positron (1963; trad. it., 1989); Perception and discovery (1969); Observation and explanation (1971); What I do not believe and other essays (1971); Constellations and conjectures (1973).
Bibl.: I. Scheffler, Science and subjectivity, Indianapolis 1967 (trad. it., Roma 1983); C.R. Kordig, The justification of scientific change, Dordrecht 1971 (trad. it., Roma 1982); G. Giorello, Filosofia della scienza e storia della scienza nella cultura di lingua inglese, in L. Geymonat, Storia del pensiero filosofico e scientifico, vol. 9°, Milano 19762, pp. 274-376; H.I. Brown, Perception, theory and commitment. The new philosophy of science, Chicago 1979 (trad. it., Bari 1984).