NOREIA
. Capoluogo della popolazione celtica d Taurisci nel Norico, era situata a Sankt Margarethen presso Silverbey) in Stiria, dove negli ultimi anni furono scoperti una stazione fortificata con un santuario del sec. III a. C., un edificio maggiore, forse la residenza reale, trentacinque case di abitazione e avanzi di quelle miniere di ferro e d'oro ricordate da Strabone. Nei pressi dell'edificio principale un piccolo cimitero con alcune lapidi. Presso Noreia fu battuto nel 113 a. C. dalle orde dei Cimbri l'esercito romano sotto il comando del console Cn. Papirio Carbone. Al tempo di Giulio Cesare l'oppido di Noreia fu assediato dai Boii. Nel 16 e 15 a. C., compiuta la conquista del Norico per opera dei generali d'Augusto, P. Silio, Tiberio e Druso, Noreia decadde come città, mentre tutto il commercio fu attratto dalla nuova capitale della provincia, Virunum. Tuttavia della vita di Noreia al tempo dell'impero parlano ancora alcune lapidi sepolcrali romane del secolo II d. C. e un'ara votiva dedicata da due controllori della stazione doganale di Atrante al nume di Noreia Augusta. Quando i Romani tracciarono il nuovo tronco stradale da Viruno a Ovilava, il nome di Noreia fu trasferito alla stazione postale sorta nella vicina località di Einöd, alla distanza di 27 miglia romane da Viruno, come è segnato negl'itinerarî antichi.
Bibl.: Corp. Inscr. Lat., III, p. 618; P. Sticotti, in Archeogr. triest., XXXI, p. 180; W. Schmid, in Jahresh. österr. archaeol. Inst., XXVII (1932), Beibl., p. 193; id., Fundberichte aus Österr., herausg. vom Bundensdenkmalamt, I, 1932, p. 135; id., Blätter f. Heimatkunde, IX, fasc. 4°.