NORCINI e PRECIANI
. Con questo nome vennero indicati dei chirurghi di Norcia e del borgo di Preci (a 19 chilom. da Norcia), i quali esercitarono per molte generazioni l'operazione della pietra e quella della cateratta. I primi fra questi chirurghi dei quali si ha notizia vissero nel '400: Scacchi delle Preci fu medico del re di Francia e più tardi un altro celebre norcino, Benedetto da Norcia, fu professore a Perugia e medico di papa Sisto IV e di Francesco Sforza, duca di Milano. Nel '500 i chirurghi norcini e preciani ebbero grande fama e Fabrizio d'Acquapendente (v.), professore a Padova, cita Orazio da Norcia abilissimo operatore dell'ernia e descrive il metodo secondo il quale operava. È conservata la documentazione storica di 27 famiglie norcine e preciane alle quali appartennero chirurghi che esercitarono quali litotomi e oculisti fino alla fine del '700. Nel 1673 il Collegio veneto dei chirurghi dovette porre argine all'abuso dei norcini che esercitavano la chirurgia a Venezia e rìcusavano di dare l'esame prescritto. Ma ancora nel 1772 i norcini sono citati negli Atti del collegio veneto fra i chirurghi volgari. Evidentemente in quell'epoca venivano indicati col nome di norcini anche chirurghi empirici che non erano in relazione di parentela con le famiglie degli antichi chirurghi, né provenivano dalla regione di Norcia. I chirurghi norcini e preciani furono chirurghi pratici che avevano appreso l'arte per tradizione familiare; tra i più celebri figurano Giovanni Accoramboni da Norcia e il di lui figlio, citati da L. Settala (1552-1633), Antonio Benevoli da Preci (1685-1756) e Iacopo da Norcia citato da Ludovico Muratori.
Bibl.: G.B. Fabbri, Della litotomia antica e dei litotomi ed oculisti norcini e preciani, in Memorie dell'Acc. delle scienze dell'ist. di Bologna, 1866, p. 601 segg.; 1869, p. 239 segg.; D. Giordano, Scritti e discorsi pertinenti alla storia della medicina, Milano 1930, pp. 85, 92.