JOKL, Norbert
Albanologo austriaco, nato a Bzenec (Moravia meridionale) il 25 febbraio 1877, bibliotecario alla biblioteca universitaria di Vienna fino al 1938; libero docente di linguistica indoeuropea all'università di Vienna dal 1913. Deportato in Polonia per le persecuzioni razziali nel maggio 1942 non fece più ritorno, né si è riusciti a sapere la data e il luogo della sua morte.
Studiò all'università di Vienna, sotto la guida di P. Kretschmer e di V. Jagić. Dopo alcuni lavori di linguistica slava concentrò i suoi studî sull'albanese. I primi lavori del J. sono destinati soprattutto a rivendicare al primitivo patrimonio indoeuropeo voci albanesi che dai predecessori erano considerate elementi mutuati ed a chiarire la storia di voci albanesi, fino a quel momento ignote agli studiosi. A questi fini è diretta la sua memoria Studien zur albanesischen Etymologie und Wortbildung, Vienna 1911 (Sitz. Akad. Wien, CXLVIII, 1). Dal 1916 inizia la redazione ricca e minuziosa, della sezione albanese nell'Indogermanisches Jahrbuch (vol. 4), che continuerà senza interruzione fino al 1939 (vol. 24). Nel 1923 pubblica a Berlino il suo "opus magnum": Linguistisch-kulturhistorische Untersuchungen aus dem Bereiche des Albanischen, modello di storia linguistico-culturale in un campo particolarmente difficile. Attraverso una serie di ricerche monografiche, talvolta molto estese, J. cercò di chiarire punti oscuri della fonetica storica albanese, ricercò con cura nuovi elementi indoeuropei nel lessico albanese e studiò accuratamente i rapporti preistorici e storici dell'albanese con altre lingue, portando notevolissimi contributi alla conoscenza degli elementi mutuati nel lessico albanese.