noradrenalina
Sostanza appartenente alla classe delle catecolammine, con funzioni di ormone e di neurotrasmettitore, sintetizzata dalle cellule della midollare del surrene e dai neuroni del sistema nervoso simpatico (neuroni noradrenergici). Si forma per idrossilazione della catena laterale della molecola della dopammina, mediata dall’enzima dopammina β-idrossilasi. Rappresenta il mediatore di gran lunga preponderante fra quelli liberati dalle fibre postgangliari simpatiche; nella midollare del surrene costituisce il 10÷20% delle catecolammine totali, in certi feocromocitomi il 97%. Liberata per esocitosi dalle vescicole sinaptiche delle terminazioni noradrenergiche, la n. viene in larga parte riassorbita dalle terminazioni stesse mediante un processo attivo che coinvolge i canali del sodio. Le funzioni dei neuroni noradrenergici centrali sono solo in parte definite: è noto che essi interferiscono nell’assunzione del cibo, nell’attenzione e nella vigilanza, nel sonno e nella veglia, nel controllo dell’emotività e nella regolazione della pressione del sangue. In periferia, l’azione delle fibre noradrenergiche si identifica in pratica con quella provocata dalla stimolazione simpatica e interessa vasi, cuore, muscolatura liscia gastrointestinale, fegato e tessuto adiposo. Le azioni farmacologiche periferiche predominanti della n. consistono in una potente vasocostrizione, con conseguente innalzamento della pressione sistolica e diastolica, e nell’azione stimolatrice sulle fibre miocardiche con aumento della forza e della frequenza del battito.