non-sfiducia
s. f. Mancata sfiducia, con particolare riferimento alla politica.
• La verifica parlamentare del 14 dicembre non ha garantito la fiducia al governo. Semmai: la non-sfiducia. Per questo non ha prodotto cambiamenti significativi nel clima d’opinione. Tutto è rimasto, più o meno, come prima sulla scena politica. Instabile e incerta, senza copioni a guidare le scelte degli attori. (Ilvo Diamanti, Repubblica, 20 dicembre 2010, p. 1, Prima pagina) • un problema resta: [Pier Luigi] Bersani punta a dimostrare, domani al Colle, di poter contare su una non-sfiducia. Non è la maggioranza certa di cui parla il presidente della Repubblica. (Marco Iasevoli, Avvenire, 27 marzo 2013, p. 8, Primo piano) • Chi scrive ha già sostenuto che [Roberto] Cosolini gode di un consenso diversificato e ben più diffuso di quanto appaia. Non il consenso entusiasta di chi scalda le masse e muove apologeti, non l’ardore di sostenitori acclamanti che non si son visti ieri né si vedranno domani; bensì l’approvazione tiepidina ma molto estesa rivolta a chi «in fondo non ha fatto male», la non-sfiducia che si deve a un primo cittadino che ha tenuto botta in mezzo alla tempesta planetaria e, dal porto nuovo a quello vecchio e alla Ferriera, ha smosso e riavviato pratiche incancrenite da decenni. (Roberto Morelli, Piccolo, 13 marzo 2016, p. 4).
- Derivato dal s. f. sfiducia con l’aggiunta del prefisso non-.
- Già attestato nella Stampa del 15 novembre 1976, p. 1, Prima pagina (Vittorio Gorresio).