NOLI (A. T., 24-25-26)
Cittadina della provincia di Savona, situata presso la costa, in un'insenatura contornata da una serie d'alture che si protendono nel mare col caratteristico Capo di Noli, al riparo delle quali essa gode il beneficio di un clima assai mite: per tale motivo, infatti, è stazione climatica e balneare. Sull'alto del Capo di Noli (276 m. s. m.), forato da una caverna percossa dalle onde, sorge un semaforo a picco sul mare. La popolazione dell'intero comune (9,36 kmq.), di 2269 abitanti secondo il censimento del 1931, vive parte nel capoluogo (80%) e parte in due altri piccoli centri: Voze (222 ab.) a 217 m. s. m., Tosse (241 ab.) a 195 m. s. m. I prodotti principali dell'agricoltura sono olio, agrumi, fiori e piante ornamentali; industrie preminenti sono la pesca, con la preparazione del pesce (in scatola, sott'olio o sott'aceto), e l'estrazione di quarzite, adoperata nelle fonderie come materiale refrattario.
Storia e monumenti. - Fu comune di navigatori, che partecipò alle crociate, ed ebbe privilegi da Boemondo, Tancredi e Baldovino. Sotto la protezione di Genova dal 1202, le rimase generalmente fedele, nella difesa del suo predominio sulla Riviera di ponente.
Ha notevoli resti delle fortificazioni che difendevano l'ardua discesa ricordata da Dante, e notevoli costruzioni civili medievali. Conserva anche più o meno intatte le sue antiche chiese: S. Michele, S. Margherita sul Capo di Noli, il duomo (sec. XIII, rimndernato nel sec. XVII, con importante tesoro); e meglio conservato di tutte il S. Paragorio (restaurato circa il 1890), importante anche per la suppellettile liturgica, oltre che per l'architettura, di arte non anteriore al periodo romanico, e non senza qualche influenza particolare bizantina.
Bibl.: B. Gandoglia, La città di Noli, Savona 1885; A. D'Andrade, Relazione dell'Ufficio Regionale per la conservazione dei monumenti del Piemonte e della Liguria, I, Torino 1899, p. 100 segg.; P. Toesca, Storia dell'arte italiana, I, Torino 1927, pp. 529, 622, 625, 904.