NOICATTARO (A. T., 27-28-29)
Cittadina della provincia di Bari (99 m. s. m.) di remota origine, storicamente interessante (chiesa matrice del Duecento), con belle case e vie spaziose; fino al 1863 aveva conservato l'antico nome di Noia. Il territorio comunale (43,89 kmq.), in gran parte costituito da calcari compatti del Cretacico, con una ristretta zona di tufo al centro, si estende fino al mare dal lato E., mentre a O. segna l'inizio dell'anticlinale murgiana che da Rutigliano passa a Locorotondo piegando poi ripida a E. su Fasano. I principali prodotti sono ulive e mandorle, cui seguono ortaggi, vino e grano. La popolazione del comune, salita da 7373 abitanti nel 1881 a 10.568 nel 1931, vive quasi tutta accentrata nell'abitato. Ha due stazioni ferroviarie: una a 6 km. sulla linea Bari-Lecce, e l'altra nell'abitato sulla Bari-Taranto.