Buonafedi, Noffo di Guido
, Priore delle Arti contemporaneamente a D. nel bimestre 15 giugno-15 agosto 1300. Si può ritenere un politico di carriera che improntò tutta la sua attività all'insegna dell'opportunismo. Priore già nel 1290, fu un fervido sostenitore delle innovazioni democratiche di Giano della Bella e Caruccio del Verre, ma al decadere di questi si associò ai loro avversari divenendo di nuovo più volte priore. Nelle lotte cittadine fu partigiano della fazione dei Cerchi, ma al momento della loro caduta aveva già provveduto ad accostarsi alla fazione avversaria, quindi nel 1304 venne di nuovo eletto priore, e ricoprì tale carica ancora negli anni 1314 e 1315. Questa sua altalena politica fece sì che si trovasse sempre dalla parte prevalente, ma gli fruttò l'iscrizione nell'elenco dei fiorentini condannati per alto tradimento da parte di Enrico VII. La condanna tuttavia ebbe solo valore morale; infatti abbiamo visto che N., morto l'imperatore, continuò la sua vita politica.
Bibl. - Zingarelli, Dante 391; Davidsohn, Storia III 171-172 242, 312; Piattoli, Codice 56, 75.