NISTAGMO (gr. νύσταγμα "sopore")
Spasmo clonico dei muscoli motorî del globo oculare, per cui questo viene animato da oscillazioni più o meno rapide, più o meno ampie, involontarie e quasi sempre incoscienti. A seconda della direzione delle oscillazioni, il nistagmo può essere verticale, orizzontale, rotatorio.
Talvolta è conseguenza di malattie oculari della prima infanzia che, come p. es. i vizî di refrazione, provocano una grave diminuzione dell'acuità visiva. Talvolta, invece, è causato da lesioni irritative di alcuni centri nervosi (tubercoli quadrigemini, talami ottici, nuclei dei nervi vestibolari, cervelletto). È frequentissimo nella sclerosi a placche, di cui costituisce uno dei sintomi cardinali, specie nello sguardo di estrema lateralità. Un tipo di nistagmo simile a quest'ultimo si osserva nella malattia di Friedreich: in questo morbo è visibile soltanto sullo sguardo laterale. È stato osservato anche in parecchi casi di tabe e di siringomielia. Non è stato ancora possibile stabilire con assoluta sicurezza come le lesioni irritative dei centri nervosi sopraricordati possano provocare la comparsa di questo movimento. Il nistagmo può essere causato anche da lesioni dell'orecchio, sia medio sia interno, quando stimoli meccanici irritino queste regioni. Questa specie di nistagmo si può provocare artificialmente in modi diversi (rotazione del soggetto, irrigazioni del dotto uditivo esterno con acqua calda o fredda, corrente galvanica). Si produce verosimilmente per uno spostamento del liquido endolinfatico dei canali semicircolari. L'esame e la valutazione del nistagmo provocato hanno importanza diagnostica grandissima per l'esplorazione dell'apparato vestibolare. Esiste anche un nistagmo congenito, di cui per lo più non è pcs'ibile stabilire le cause.
Per il nistagmo vestibolare, v. bárány, VI, p. 108.