SAVARESE, Nino
Scrittore, nato a Enna l'11 settembre 1882, morto a Roma l'8 gennaio 1945
Formatosi nel clima della Voce e della Ronda, il suo gusto è quello di un frammentista e saggista, inteso a far levitare in forme liriche una realtà macerata dalla riflessione critica; non senza però una certa nostalgia per una narrativa ricondotta - fuori delle tendenze o degli schemi del racconto e romanzo contemporaneo - alle fonti di un epos popolaresco, che nella compostezza tradizionale della letteratura in lingua immetta i fermenti della letteratura e della vita dialettale. Donde la larga parte che nella produzione del S. hanno il racconto di ambiente o tono paesano, la favola o addirittura la cronaca a sfondo municipale (Ploto, l'uomo sincero, Milano 1922; Gatteria, Roma 1925; Malagigi, ivi 1929 - ristampati in Singolari avventure, Lanciano 1936 -; Storia di un brigante, Milano 1931; Storie e fantasie, ivi 1932; Rossomanno, ivi 1935; I fatti di Pietra, ivi 1937; Il capo popolo, ivi 1940). Ma il meglio della sua arte va cercato nell'ambito dell'allegoria, della parabola lirico-morale, del "saggio" e soprattutto del "viaggio" (L'altipiano, Roma 1915; Pensieri e allegorie, Firenze 1920; La goccia sulla pietra, Torino 1930; Operette, Roma 1933; Congedi, ivi 1937; Cose d'Italia, Firenze 1940; n. ed., Roma 1943; Ricerca di un'ombra, Firenze 1942; Cronachetta siciliana, Roma 1945): dove il suo sentimento laborioso ed aspro della vita più direttamente investe quelle impressioni di cose e paesaggi, per trarne - in un tono da "poemetto" - l'immagine essenziale, mitica e reale ad un tempo, di una natura in assiduo rapporto con le opere, i costumi e le tradizioni e gli uomini.
Bibl.: E. Falqui, Ricerche di stile, Firenze 1939; G. Contini, Esercizî di lettura, ecc., ivi 1939; id., Un anno di letteratura, ivi 1942; A. Gargiulo, Letteratura italiana del Novecento, ivi 1940; G. De Robertis, Scrittori del Novecento, ivi 1940; A. Bocelli, in Nuova Antologia, febbraio 1945; G. Debenedetti, Saggi critici, nuova serie, Roma 1945.