ALMLÖF, Nils Vilhelm
Attore svedese nato nel 1799, morto nel 1875. Era organista in una delle chiese di Stoccolma, quando, colpito dalla sua non comune bellezza, il direttore del Reale Teatro Drammatico lo indusse a dedicarsi all'arte scenica. Aveva allora 22 anni; e la sua prima interpretazione fu il Leicester nella Maria Stuarda. Creò, dopo d'allora, più di 400 personaggi; e sono rimaste celebri le sue interpretazioni di Otello, Amleto, Wallenstein e Franz Moor. Era alto di statura, e aveva nobile portamento, sguardo espressivo, voce bellissima. Coloriva i suoi personaggi a forti tinte, ottenendo sempre l'effetto voluto. Egli fu il primo attore svedese, che venne chiamato sulla scena dopo calato il sipario (1826), il primo che ebbe una borsa di studio per l'estero, il primo che fu insignito di un ordine cavalleresco (1858). Con la sua vita privata altamente morale e nobile contribuì molto a rendere più stimata la classe degli artisti drammatici. Sposò in prime nozze Karin Cederberg (1794-1838), attrice del Teatro Reale; in seconde nozze Carlotta Ficker (1813-82), anch'essa valente attrice. - Anche Karl Anders Knut Almlöf (1829-1899), nato dal primo matrimonio di Nils Vilhelm, fu tra i maggiori attori della Svezia, specialmente nelle parti comiche. Fra le sue interpretazioni sono rimaste celebri quella di Menelao nella Bella Elena, di Arpagone nell'Avaro, di Daniel Heire nella Lega della gioventù. E in molte rappresentazioni ebbe compagna la moglie Betty A., nata Deland (1831-1882), eccellente attrice essa pure, di gusto eclettico, ma con più spiccate attitudini per la commedia realistica.