COLLETT-VOGT, Nils
Poeta norvegese, nato a Cristiania (Oslo) il 25 settembre 1864. Studiò giurisprudenza e a 23 anni pubblicò un primo volumetto di versi, Dikte, a cui, due anni dopo, seguì un romanzo Familiens Sorg (Le cure della famiglia, 1869), in cui è descritta la vita misera d'un impiegato. Dopo un viaggio in Italia, che gl'ispirò varie poesie di soggetto romano e napoletano, ricche di colore e di gioia di vivere, e gli diede in pari tempo la coscienza della sua nordica natura (Fra Vaar til Høst, Dalla primavera all'autunno, 1894), egli trovò il suo interno equilibrio nelle melodiose liriche della raccolta Musik og Vaar (Musica e primavera, 1896). Invece le nuove liriche Det dyre Brød (Il pane caro, 1900), Fra Kristiania (1904), Septemberbrand (Fiamme di settembre, 1907), il romanzo Harriet Blich (1902), in cui è narrata la giovinezza triste d'una fanciulla, le novelle Mennesker (Uomini, 1903), i drammi De Skadeskudte (I vinti, 1910), To Mennesker (Due uomini, 1904) segnano nuovamente un ritorno alle tonalità grigie, qualche volta cupe, della sua prima opera. Vi si avverte la reazione, allora assai diffusa nella gioventù norvegese, contro l'idealismo entusiastico ma ingenuo di Bjørnson; e la figura di Ingrid in De Skadeskudte è veramente drammatica. La crisi della nuova generazione fu rispecchiata dal C. anche in altri drammi: Moren (La madre, 1913), Therese (1914), Karneval (1920). Dalla lenta soluzione di questa crisi è nata la serena e virile maturità meditativa che distingue la poesia delle ultime raccolte: Hjemkomst (Il ritorno, 1917), Ned fra Bjerget (Giù dal monte, 1926).