NIKOSTHENES (Νικοσϑένης)
1°. - Ceramista attico la cui attività si può fissare circa la fine del terzo venticinquennio del VI sec. a. C. fino al termine del secolo stesso. Ci sono pervenuti di lui più di un centinaio di vasi a figure nere di tipi assai varî e originali. Tutte le sue firme d'altra parte hanno la formula ἐποίησεν e di conseguenza attestano solo la sua opera di capo di officina. Nella tecnica a figure rosse le sue firme si associano a quelle di Epiktetos come pittore mentre, tra gli altri suoi collaboratori, appare quello che verrà chiamato il Pittore di Nikosthenes.
La personalità di N. si distingue piuttosto per la vitalità e la varietà degli interessi che per consapevole altezza di ispirazione. Alcune forme, quali la sofisticata anfora nicostenica e la pyxis che pure conserva il suo nome, rimangono sotto ogni aspetto distintive, in quanto non sembra che vengano adottate al di fuori della sua officina. Ma la stessa ansiosa volontà di ricerca e di esperimenti singolari e sorprendenti appare anche nella forma tanto più canonica e legata alla tradizione della coppa. Anche in questo campo il suo repertorio appare singolare e vario. Firma insieme ad Anakles una bandcup (Berlino 1801) isolata mentre il suo apporto normale sembra consistere in coppe a occhioni distinte da un piede appiattito e greve.
Indipendentemente dalla natura di qualsiasi giudizio critico sulla qualità della produzione di N., la sua importanza risiede nel fatto stesso che egli si trova situato nel momento cruciale dell'introduzione della nuova tecnica a figure rosse. Discutibile può essere l'assunzione che le figurine schizzate a vernice bianca sul fondo nero unito delle anfore nicosteniche abbiano potuto costituire degli antecedenti al nuovo stile. Ma indubbiamente il fatto che Pamphaios debba esser considerato il continuatore della sua produzione e che artisti di importanza centrale della generazione dei precursori quali Epiktetos lavorino nella sua officina è indizio sufficiente a dar la misura del suo apporto. Anche Oltos del resto non deve esser rimasto estraneo alla sua cerchia: se anche solo una coppa di scuola porta il nome di N., è indubbio che l'adozione della singolare, barocca anfora nicostenica da parte di Oltos (Louvre G3 e G2) implica assai più che un contatto occasionale.
Bibl.: v. nikosthenes, pittore di.